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Mafia 4 è ambientato nella Sicilia del XIX secolo, secondo le ultime indiscrezioni

Sono emerse altre voci su un prequel di Mafia, che suggeriscono che sarà basato su Don Salieri e sarà più lineare dell'ultimo gioco.

Solo questa settimana, Take-Two ha parlato di aumentare la sua produzione di giochi, come aumentano in tutto il mondo i pacchi spediti con vova post raddoppiando il numero di titoli a grande budget realizzati nei prossimi tre anni. Come già si vociferava, questo sembra includere un nuovo gioco di Mafia, con nuove informazioni che suggeriscono che si tratta effettivamente di un prequel del primo gioco.

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Come sarà rappresentata la Sicilia?

Considerando che il primo gioco è ambientato negli anni ’30, significa che un eventuale prequel dovrebbe essere ancora precedente, e le ultime indiscrezioni suggeriscono che sia ambientato tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, ma in Sicilia anziché negli Stati Uniti.

Inoltre, a quanto pare, si concentrerà sui primi anni di vita di Don Salieri del primo Mafia, pur essendo più lineare rispetto al Mafia 3 open world.

Il fatto che sia più lineare potrebbe sembrare negativo, ma Mafia 3 è stato pesantemente criticato per il design banale delle missioni e per lo scarso utilizzo dell’ambiente open world, che ne ha vanificato la forte narrazione.

Queste ultime indiscrezioni, diffuse dal cofondatore di XboxEra Nick Baker, suggeriscono che lo sviluppatore Hangar 13 abbia imparato la lezione e che nel nuovo gioco si concentrerà maggiormente sui suoi punti di forza.

L’ovvio problema di un’ambientazione ottocentesca è che le armi e i veicoli sono così arcaici da non essere molto divertenti da usare, e questo era già un problema importante per il primo Mafia.

Speriamo che Hangar 13 sia consapevole di questo problema, perché sarebbe un’ambientazione interessante e diversa per qualsiasi videogioco.

Mafia 4 è un prequel, secondo le indiscrezioni – in sviluppo presso Hangar 13

Un nuovo gioco di Mafia sarebbe in fase di sviluppo presso lo sviluppatore originale della serie, dopo che tre nuove IP sono state cancellate dall’editore 2K.

Ci sono franchise videoludiche la cui longevità è perfettamente comprensibile, viste le buone vendite e l’acclamazione della critica. Ce ne sono altri, invece, che sembrano avere sequel infiniti nonostante nessuno sembri mai interessarsene più di tanto, e si può dire che Mafia sia l’esempio per eccellenza di questo fenomeno.

I giochi di Mafia esistono ormai da 20 anni e hanno avuto tre sequel principali, un remake completo dell’originale e una serie di remaster. Pur essendo sparatutto in terza persona ragionevolmente competenti con elementi open world, nessuno di essi è mai stato particolarmente buono o di successo… e ora ne sta per arrivare un altro.

Secondo nuove indiscrezioni, il gioco è un prequel con il nome in codice di Nero e sarà realizzato con l’Unreal Engine 5, anziché con il motore grafico su misura utilizzato per il remake di Mafia 1. Il gioco è in fase di sviluppo presso i creatori della serie.

Non tutte le IP riescono col buco

Il gioco è in fase di sviluppo presso i creatori della serie Hangar 13 (ex Illusion Softworks), che sembra stia attraversando un periodo di difficoltà, con l’uscita del capo dello studio Haden Blackman e del direttore operativo Matthew Urban.

A quanto pare Blackman sarà sostituito da Nick Baynes, attualmente responsabile dello studio presso gli uffici britannici di Hangar 13 a Brighton, che presumibilmente guiderà lo sviluppo del nuovo gioco di Mafia.

Secondo un rapporto di Kotaku, Hangar 13 ha recentemente sperimentato tre nuove IP, che sono state tutte chiuse. Una era un gioco di spionaggio chiamato Rhapsody, un’altra un gioco di ruolo d’azione basato sui bottini con il nome in codice di Mosaic e la terza è il già citato Codename Volt.

Kotaku descrive Codename Volt (o “Code-named Volt”, come si legge) come un gioco d’azione cooperativo basato sulle classi, anche se i rapporti precedenti lo avevano caratterizzato come “Cthulhu incontra Saints Row”.

Si è sempre trattato di un concetto intrigante, ma nonostante l’invio di 53 milioni di dollari per la pre-produzione, il gioco è stato comunque cancellato.

 

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