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Prof. universitario paragona vaccino ad Auschwitz: è polemica sul tweet

prof no vax
È polemica sul tweet di un professore che ha definito il vaccino come un campo di concentramento. Il rettore dell'Università in questione si è dissociato da tali commenti.

È polemica sul tweet del Professore Gandolfo Dominici, dell’Università di Palermo, in merito all’obbligo del Green pass per accedere ai locali dell’Ateneo. Il  Professore ha pubblicato un tweet alludendo ad Auschwitz e paragonando il vaccino a un campo di concentramento. 

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Il Professore ha commentato un post del Segretario Enrico Letta, pubblicando la foto del Campo di Sterminio, scrivendo “Il vaccino rende liberi, non fa una piega”.

A tal proposito è arrivata subito una risposta da parte del Rettore dell’Università di Palermo che si mostra dissociato da tali dichiarazioni.

“L’associazione del vaccino contro il Covid19 al motto dei campi di sterminio nazisti è totalmente inopportuna e gravemente offensiva – dichiara il Prof. Fabrizio Micari –. Per quanto l’Università sia un luogo aperto alla libertà di pensiero e di dibattito appare intollerabile e raccapricciante la strumentalizzazione di una delle pagine più drammatiche della storia per esprimere una personale posizione. L’Ateneo seppure nel rispetto delle opinioni – continua il Rettore – stigmatizza tale modalità di espressione, estremamente lontana dallo spirito accademico di diffusione di un pensiero responsabile, basato sull’oggettività e sulla conoscenza”.

Lo stesso Dominici, ha scritto una lunga lettera alla redazione del Giornale di Sicilia, per rispondere alle accuse del Rettore dell’Università di Palermo e puntualizzando la sua posizione.

“Ieri Micari, Rettore di Unipa, aveva subito preso posizione, dissociandosi “a nome dell’Ateneo” da quanto postato dal docente. Oggi il prof di Business Systems si difende, scrivendo di essere sorpreso. La sorpresa – replica Dominici – è dovuta al fatto che non vedo come ciò che io (seppur in modo provocatorio) possa scrivere sui social (così come sulla stampa o altri media) possa essere affare dell’Ateneo – continua -. Se tale mia risposta a Enrico Letta sui social fosse considerata in qualche modo “offensiva” sarebbe affare dell’interessato segretario del PD e non del rettore dell’ateneo di cui faccio parte che non dovrebbe avere alcuna connessione con il mondo politico amministrando una Istituzione del tutto scientifica. In altre parole le mie opinioni (o provocazioni ad esponenti politici) sono soltanto affar mio”.

“Ricordo al rettore che l’art. 21 della Costituzione sancisce che: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione – aggiunge il Professore Dominici -. Non è dunque prevista alcun tipo di “autorizzazione” o “responsabilità” del Rettore di un Ateneo alle opinioni espresse da chi ne fa parte sui social o sui media. Il compito del Rettore è infatti di gestire l’Università non il pensiero politico dei professori universitari”.

 

 

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