La commessa che scade il 30 giugno, ma è già arrivato l’annuncio di Sky che non rinnoverà il contratto con Almaviva s.p.a . Da qui l’intervento del governo nazionale e l’impegno del sottosegretario al Lavoro, il palermitano Stanislao Di Piazza che, in accordo con il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha convocato Sky Italia al Ministero del Lavoro lo scorso 20 maggio.
In pericolo 260 posti di lavoro ma soprattutto il rischio di veder naufragare un intero comparto dei call center che a Palermo vale più di 2.500 posti di lavoro.
Di ieri le parole del Sindaco Leoluca Orlando e dell’Assessore al Lavoro Giovanna Marano. Attualmente molte delle partite aperte nel settore dei call center nella nostra città, dipendono dalle scelte che il Governo nazionale farà per promuovere interventi e regole per scongiurare la ricorrente delocalizzazione di numerose commesse. Palermo, in questo settore, vuole puntare sulla transizione digitale e smarcarsi dal tira e molla tra committenti e gestori, per approdare ad una equilibrata prospettiva di sviluppo di cui i call center costituiscano un valore aggiunto.
La nuova tensione sociale apertasi sulla vertenza Almaviva-Sky, deve trovare una soluzione rapida sul tavolo del Ministero del lavoro, con l’applicazione piena ed efficace della clausola sociale ed evitando di alimentare tensioni ed ansie delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”.
GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SULLA VERTENZA SKY-ALMAVIVA
Il Governo, nella veste del sottosegretario al Lavoro Stanislao Di Piazza – spiegano i deputati nazionali M5S di Palermo, Adriano Varrica, Roberta Alaimo, Valentina D’Orso, Aldo Penna e Giorgio Trizzino che avevano presentato un’interpellanza – ha rappresentato a Sky la posizione ferma che avevamo richiesto tramite l’interpellanza a prima firma Varrica, depositata alla Camera la scorsa settimana: gli oltre 250 lavoratori palermitani che da 17 anni operano per Sky in Almaviva spa vanno tutelati, la clausola sociale va rispettata”.
Aspettiamo passi concreti da parte di Sky in questa direzione – dicono i parlamentari cinquestelle – Siamo fiduciosi sul fatto che, in una logica di cooperazione, e ferma restando la tutela occupazionale, si possano trovare soluzioni. Non molleremo di un centimetro rispetto ad Almaviva Contact e a tutto il settore call center: faremo ripartire i tavoli interministeriali e il percorso per la salvaguardia di decine di migliaia di posti di lavoro”.
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