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Turismo a Palermo: si fanno sentire gli effetti della pandemia

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Il turismo a Palermo comincia a sentire gli effetti del coronavirus. Già persi milioni di fatturato, estate a rischio.

Il turismo a Palermo, come nel resto dell’Isola, costituisce buona parte degli introiti annui. Tuttavia, gli effetti della pandemia si fanno sentire, facendo registrare un netto calo del fatturato. A rischio, quindi, l’intero settore turistico e alberghiero della Città.

Si tratta di un danno minimo stimato di circa 65 milioni di euro sul fatturato del settore alberghiero e ricettivo. Il disavanzo, però, è destinato certamente a crescere. Via via che saranno chiare le dimensioni del “disastro” determinato dal Covid-19, si potranno stabilire gli effetti sul settore turistico a Palermo.

Questo rappresenta uno dei dati elaborati dall’Ufficio statistica del Comune. L’analisi dei numeri ufficiali di Istat e Regione sta fornendo nuovi elementi di consapevolezza. Ne emerge, così, la portata dell’impatto che l’emergenza Covid-19 ha avuto e sta avendo sul turismo a Palermo e sull’intero tessuto economico e sociale.

L’altro dato, altrettanto preoccupante, riguarda il settore della ristorazione . La situazione riguarda bar e ristoranti, compresa anche la ristorazione mobile, oltre 2.000 attività, che impiegano poco meno di 8.000 persone.

Secondo Orlando risposta inadeguata del Governo

Numeri che ancora una volta – sottolinea il sindaco Leoluca Orlando – mostrano l’emergenza sociale profonda che ha colpito la nostra città. Una emergenza di fronte alla quale la risposta del Governo nazionale è del tutto inadeguata. Quella Regione potrà essere valutata solo dopo che si conosceranno nel dettaglio il reale impatto e la reale applicabilità delle norme contenute nella Finanziaria di cui attendiamo il testo definitivo“.

Lo studio condotto dall’ufficio statistica del Comune parte dalle cifre certe (riferite al 2017) dell’afflusso turistico in città e delle imprese registrate nel settore della ristorazione. Sulla base di quei dati, la stima è che Palermo ha perso un afflusso di almeno 188 mila turisti, per un totale di poco meno di 400 mila pernottamenti. Ben più grave in prospettiva è il protrarsi del blocco delle frontiere e comunque il prevedibile drastico calo delle presenze internazionali.

A conti fatti, il Comune immagina che entro settembre saranno almeno 450 mila i turisti certamente “persi” dalle strutture ricettive e quasi un milione i pernottamenti cancellati.

Anche ipotizzando una ripresa del turismo locale e nazionale – dice Orlando – è praticamente certo che almeno 65 milioni di fatturato siano già andati in fumo per quest’anno. Ciò comporta almeno 20 milioni di ricaduta economica persa per la città in termini di retribuzioni ed utili d’impresa. Sono numeri di una catastrofe che richiede una risposta straordinaria. Mi sembra, tuttavia, che non ci sia in questo momento da parte del Governo nazionale. Così come mi sembra non sia adeguato l’intervento a sostegno del reddito da parte della Regione che accusa gravissimi ritardi nell’avvio della Cassa integrazione“.

Turismo a Palermo: informazioni tecniche

Il dato di stima di una perdita di 65 milioni di euro è la proiezione di quanto si è già perso (32,5 milioni per il periodo marzo maggio) più quanto si perderà fino a settembre con l’assenza di turisti stranieri (e sempre nell’ipotesi positiva che non ci siano cali nel turismo locale/nazionale).

Si è tenuto a base della stima il dato medio del costo di una camera doppia con colazione pari ad 84 Euro a notte. Nel 2018, la città di Palermo aveva 630 strutture ricettive registrate, di cui 77 alberghi e 553 strutture extra-alberghiere.

In termini di strutture, la parte del leone la fanno i b&b e gli affittacamere (totale 540 strutture), ma in termini economici, il danno è concentrato ovviamente sugli alberghi. La stima è che del danno certo di 65 milioni, almeno 50 milioni sono a carico degli alberghi.

Da Palermo e provincia