Che cosa significa il termine gioco e come potremmo definire il concetto di gioco?
Una domanda che, ad un primo impatto, potrebbe sembrare molto semplice ma che, pensandoci bene, potrebbe crearci molti dubbi e perplessità. Nel 1958 Roger Caillois, sociologo francese, pubblica un saggio sul gioco dal titolo “I giochi e gli uomini. La maschera e la vertigine”. Questo volume riprende per temi e argomenti trattati quello che è probabilmente il libro di riferimento per quanto riguarda il gioco: Homo Ludens, venne scritto da Johan Huizinga nel 1939. Questo volume viene a ragione definito come il primo grande classico contemporaneo sull’argomento.
Ciò che rende interessante il lavoro di Caillois è che tra i tanti aspetti trattati, l’autore non si fa scrupoli nel prendere tematiche delicate, quale ad esempio il gioco d’azzardo. Per Caillois il gioco è un’attività libera, separata, incerta e improduttiva. La cosa però forse più interessante del suo studio è la classificazione di quattro principali categorie a loro volta suddivise in Agon e Alea:
Agon: significa competizione, ossia quella componente dove due o più persone si mettono in gioco attraverso abilità psico-fisiche. In genere si intendono quel tipo di attività dove è necessario avere una competizione di tipo sportivo-agonistico. Partendo da un concetto di uguaglianza di opportunità, i concorrenti andranno a gareggiare per poter dimostrare le loro qualità e la superiorità in un determinato campo.
Alea: con questo termine latino si intende il caso. A differenza dell’Agon, l’esito qui andrà a dipendere da volontà altre rispetto a quelle esclusivamente ad appannaggio del giocatore. Decide in questa fattispecie il caso. Questo tipo di contesto si lega alla perfezione per quanto riguarda il gioco d’azzardo. Sia per le lotterie che per la roulette, tanto per fare un esempio pratico, abbiamo un diverso tipo di abilità.
Fino a questo punto il saggio di Caillois è attuale e moderno. Nello spiegare però i motivi che rendono l’Alea una componente primaria per la vittoria, ci sentiamo di dire che il testo appare datato. Caillois infatti qui si esprime dicendo che la gara ha un esito dove non c’è bisogno di alcuna abilità o allenamento, ma è tutto frutto del caso, della fortuna. Oggi tutti però sappiamo che esistono regole e casi in cui anche nel gioco d’azzardo si può parlare di allenamento e di disciplina. Non solo per quanto riguarda il poker, ma soprattutto se prendiamo il blackjack come esempio possiamo notare che la componente agonistica-pratica, è primaria, quando non essenziale per differenziare una vincita da una perdita.
Ed è proprio qui che entra in gioco la Voglia di Vincere casinò on line, sito molto apprezzato da esperti ed appassionati per quanto riguarda il gioco online.
Articolo sponsorizzato