Una testa di leone realizzata con del marmo prezioso è stata ritrovata intatta e in perfetto stato di conservazione a Selinunte. L’antica sima è stata ritrovata dall’archeologo Joe Albers, quest’ultimo con l’università di Bochum sta eseguendo delle ricerche a Selinunte.
Il restauro della sima verrà effettuato nei prossimi mesi, con la collaborazione di vari esperti tedeschi ed italiani, e sarà esposta all’antiquarium Baglio Florio presso il parco archeologico di Selinunte. Nello specifico si tratta di un reparto archeologico alto 62 centimetri con un peso di 250 chili. In Sicilia in passato erano state ritrovate delle costruzioni molto simili ad Agrigento e Himera, ma questa è senza dubbio più preziosa considerata la sua fattura in marmo dalle Isole greche.
La sima aveva il compito di abbellire il tempio e di raccogliere l’acqua piovana che poi veniva fatta defluire dai beccucci a forma di testa di leone. “Questa è una scoperta straordinaria, se si pensa che sono soltanto nove i templi del V secolo con una sima in marmo greco in tutta l’Italia meridionale e in Sicilia – ha affermato l’assessore ai Beni Culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – e lascia presupporre che Selinunte abbia ancora tanto da raccontarci. Anche lo stesso fatto che sia stata ritrovata nella zona portuale e negli immediati dintorni del quartiere delle fornaci dell’antica città, permette di avanzare ipotesi sia sui contatti commerciali della città che sulle capacità tecniche degli abitanti”.