I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sequestrato beni per 7,5 milioni di euro a un imprenditore, del settore delle scommesse Enrico Splendore, 56 anni. Il provvedimento è diventato irrevocabile, decreto di confisca emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo su richiesta della Dda e con sentenza della Cassazione.
I reati commessi da Splendore sono di esercizio di giochi d’azzardo e associazione per delinquere ed esercizio abusivo di attività di gioco o scommesse. Splendore “è stato a capo di un organizzazione finalizzata alla gestione di scommesse clandestine attraverso una capillare rete di raccolta, parallela rispetto a quella dei centri di scommesse autorizzati, che si avvaleva di programmi informatici elaborati ad hoc, circostanza confermata anche dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia”, come affermato dai giudici.
Gli Approfondimenti economico patrimoniali svolti dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo hanno fatto emergere, inoltre, una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni e le attività nella disponibilità di Splendore, tra cui l’omonimo bar nella zona di Corso dei Mille.
Il bilancio dei beni confiscati all’imprenditore è di 4 immobili a Palermo, due rapporti bancari, l’intera azienda individuale Bar Splendore, quote di partecipazione al capitale sociale di un’azienda che opera nel settore dei trasporti e 3 autoveicoli.