Sono arrivati in Sicilia alcuni reperti archeolgici direttamente dal MET di New York. Si tratta di quattro vasi ciprioti di epoca alto-arcaica (VII secolo a.C.), attualmente conservati al Metropolitan Museum di New York, i quali saranno esposti al Museo archeologico regionale Antonio Salinas di Palermo a partire dal 21 dicembre 2022 e fino alla fine del 2025.
Essi faranno parte di una mostra, inaugurata ieri alla presenza dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Elvira Amata, e della direttrice del museo, Caterina Greco. Si tratta di un passo fondamentale per collaborazione del Salinas con il Metropolitan che prevede il reciproco prestito pluriennale di reperti archeologici e lo sviluppo di attività culturali e di ricerca congiunte. Per Sean Hemingway, “John A. and Carole O. Moran Curator in Charge” di Arte greca e romana del Met, “questo scambio inaugura una nuova era di collaborazione. Sono ansioso di approfondire la nostra partnership con nuovi progetti negli anni a venire”.
“I quattro vasi sono tra i migliori esempi di pittura vascolare cipriota – spiega il museo newyorkese –. Due ricordano scene assire e fenicie incentrate su alberi sacri altamente decorati. Sono interamente ricoperti da colorate raffigurazioni di dee, uccelli marini e cervi. Due vasi in stile a ‘campo libero’ sono rari per le loro dettagliate rappresentazioni di un veliero mercantile e di un acrobata a cavallo”.
Secondo quanto stabilito dall’accordo, mentre il Salinas esporrà i quattro vasi ciprioti, il Met potrà esporre tre importanti reperti provenienti da Selinunte: un rilievo metopale con la raffigurazione del ratto di Eos e Kephalos, un’arula con il medesimo soggetto e una lucerna arcaica in marmo di fattura cicladica.
“Un importante accordo di collaborazione internazionale che valorizza il ricchissimo patrimonio della Sicilia e apre all’internazionalizzazione dei nostri beni culturali. È obiettivo del governo regionale – ha sottolineato l’assessore Amata – rafforzare le alleanze con le maggiori istituzioni a livello mondiale e avviare un dialogo che porti in Sicilia nuovi visitatori”.