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Qualità della vita Sole24ore: Palermo all’89°posto su 107

Salgono di nove posti invece Palermo (89) e Messina (91), mentre Catania recupera 7 posizioni piazzandosi a quota 90.

L’effetto Covid fa crollare la qualità della vita nelle due province più dinamiche della Sicilia: Ragusa e Siracusa, che perdono rispettivamente 19 e 15 posizioni nella tradizionale classifica di fine anno del Sole24Ore. Siracusa addirittura si piazza al terzultimo posto (105) in tra le province italiane, mentre Ragusa precipita al 99°.

Quattro posti in più, rispetto all’anno scorso, per Agrigento: 98esima. Posizioni più o meno confermate per le altre province: Trapani rimane al 101° posto, Enna a quota 103 (sale di una posizione) e Caltanissetta, penultima in classifica, al numero 106 (sale un gradino) prima di Crotone.

Indice

La classifica delle siciliane

  1. Palermo – 450,3 –  89° posizione
  2. Catania – 450,2 – 90° posizione
  3. Messina – 449,6 – 91° posizione
  4. Agrigento – 435,9 – 98° posizione
  5. Ragusa – 434,6 – 99° posizione
  6. Trapani – 428,6 – 101° posizione
  7. Enna – 426,4 – 103° posizione
  8. Siracusa – 420,8 – 105° posizione
  9. Caltanissetta – 418,4 – 106° posizione

Lindagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990.
L’aumento a da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca.

I dati del sole 24 ore su Palermo (I risultati 2020)

  • Ricchezza e consumi – 81° posizione;
  • Ambiente e servizi – 92° esima posizione;
  • Giustizia e sicurezza – 50° posizione;
  • Affari e lavoro – 89° posizione;
  • Demografia e società – 27° posizione;
  • Cultura e tempo libero – 98° posizione;

Penalizzate le città turistiche

Dal consueto check up annuale sullo stato di “salute” dei territori italiani emerge un altro trend: la crisi penalizza le aree metropolitane più turistiche, come Venezia (33ª, in calo di 24 posizioni), Roma (32ª, -14), Firenze (27ª, -12) oppure Napoli (92ª, -11). E della mancanza di turisti risentono anche le località di mare: peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36ª, perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa.

In controtendenza solo la Liguria, tutta in miglioramento, dove addirittura Genova (19ª) celebra la riapertura dopo il crollo del ponte Morandi recuperando 26 posizioni. Resistono, invece, le province dell’arco alpino (a partire da Bolzano e Trento: salde sul podio, al 2° e 3° posto), ma gli effetti della seconda ondata di contagi, partita a ottobre 2020, e le restrizioni alla stagione invernale non sono ancora misurabili.

Milano perde 11 posizioni

Ad essere penalizzato è soprattutto il Nord dove si registra la diffusione più elevata del virus in rapporto alla popolazione residente. Le province lombarde hanno segno negativo, in peggioramento rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio e Mantova.

Colpita anche Milano – vincitrice sia nel 2018 sia nel 2019 – che perde 11 posizioni, dove cui pesa il crollo del Pil pro capite in base alle stime 2020, ma anche il nuovo indicatore sullo spazio abitativo medio a disposizione (con una media di 51 mq per famiglia).

Da Palermo e provincia