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Caro voli in Sicilia: biglietti da 500 euro per rientrare

caro voli in Sicilia
Il problema del caro voli in Sicilia torna a farsi urgente. Con l'ok ai rientri sull'Isola si assiste al rincaro dei prezzi delle compagnie.

Si ripropone ancora la questione del caro voli in Sicilia. Dopo il netto rifiuto di Musumeci alla riapertura dei confini regionali, le pressanti richieste dei fuori sede regionali hanno convinto il governatore siciliano a concedere il rientro a casa.

I fuori sede regionali potranno, quindi, rientrare in Sicilia? Sì, ma a caro prezzo. L’unica compagnia area che al momento garantisce la continuità delle tratte verso l’Isola, infatti, ha incrementato negli ultimi giorni i costi dei biglietti per la Sicilia. Chiunque vorrà ritornare a casa, pertanto, lo dovrà fare pagando il doppio o anche il triplo del normale.

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Caro voli in Sicilia: i prezzi alle stelle di Alitalia

La riapertura dei confini regionali ha provocato un vero e proprio boom di prenotazioni. Se Trenitalia ha mantenuto invariati i prezzi dei biglietti, Alitalia ha colto l’occasione per fare la cresta sul costo dei voli.

Ne è una dimostrazione la tratta Milano-Catania del 15 maggio, che in appena due ore è passata dai 127 euro iniziali ai 272 euro in poche ore, raggiungendo addirittura i 372 euro dopo appena mezz’ora. Insomma, sembrerebbe che la compagnia di bandiera italiana cerchi di recuperare in profitti persi in due mesi a spese dei siciliani.

Rientro in Sicilia in treno

Se è vero che non si è registrato alcun rincaro nel prezzo dei biglietti ferroviari, bisogna, tuttavia, considerare che fino al 18 maggio saranno soltanto due le tratte consentite. Si tratta del Frecciabianca e dei due Intercity, in quali, però, si fermano a Villa San Giovanni.

Da quel punto in poi è necessario giungere in Sicilia con il traghetto e poi prendere un pullman per rientrare nelle rispettive città di residenza.

Caro voli in Sicilia: rafforzare i voli

Ma perché, dunque, non aumentare il numero dei voli verso la Sicilia, consentendo un abbassamento dei costi? Alitalia ha fatto sapere a Gesap, ente gestore dell’aeroporto di Palermo, e a Sac, che gestisce lo scalo catanese di Fontanarossa, che fino al primo giugno non vi sarò un rinforzo dei voli.

Fino a quel momento, dunque, sarebbe necessario che la Regione Siciliana si occupasse di arginare il fenomeno del caro voli in Sicilia, monitorando che non si faccia speculazione su una situazione di difficoltà per moltissime persone.

 

Da Palermo e provincia