La Sicilia è senza dubbio una regione affascinante e la provincia di Palermo non è assolutamente da meno. Spiagge paradisiache, affiancate da riserve naturali che vi faranno voglia di dimenticare tutto il resto; gente dal cuore grande, che sarà sempre pronta ad accogliervi, una storia e una cultura incredibili, di cui vi sono testimonianze ovunque; divertimenti vari, cinema, teatro e casino (che potete trovare anche su Unibet) e cibo di una bontà eccellente, di quelli che vi terrebbero lì per tutta la vita. Lo stesso capoluogo ha davvero tanto da offrire. Tra cattedrali e duomo risalenti al XII secolo, catacombe, teatri e piazze incredibili, cappelle, chiese, fontane e musei, Palermo è una città meravigliosa, che non riuscirete a visitare in un solo weekend.
La città è caratterizzata anche da chicche più o meno nascoste, spesso addirittura in bella vista, ma spesso trascurate. Queste rendono la città ancora più interessante, e soprattutto ne determinano il vero carattere.
Vi elencherò perciò alcuni luoghi molto interessanti e caratteristici da scoprire mentre vagate per le vie di questa splendida città.
Artisti improvvisati
Palermo ha avuto abitanti di ogni genere nel corso della sua storia. Durante il XVIII secolo vi fu Giuseppe Balsamo, descritto da Casanova come un genio fannullone, nella sua presentazione del Conte di Cagliostro, che forse conte non è mai stato. La vita di questo personaggio a Palermo è stata segnata da bizzarrie, alchimia e scorribande, e nonostante la sua peculiarità, la città gli ha dedicato un vicoletto nascosto nel mezzo del mercato di Ballarò. All’interno di una cappella si trova il suo ritratto, che è stato integrato con un bel naso rosso da clown da qualche buontempone.
Piazza Garrafello è un’altra testimonianza di un artista improvvisato. Si tratta di un piazzale vecchio e decadente, che è stato “occupato” da un artista austriaco. Lo stesso ha decorato la piazza con molte installazioni, donandole una nuova vita e creando arte dal caos. Una delle opere più evidenti è la scritta Uwe ti ama, con un crocifisso, accanto all’insegna della banca nazionale.
Elementi scomparsi
Sul fianco della chiesa di Santa Maria degli Angeli, in via Alloro, si trova la buca della salvezza. O per lo meno vi si trovava, in quanto questo buco, scavato nella parete da due patrioti nel 1860, per riuscire a fuggire alla truppe borboniche, è stato ora sigillato. Ma resta indicato dalla dicitura “Buca della salvezza”.
I fiumi erano un altro elemento che caratterizzava Palermo in passato, ma che ora non possiamo più vedere. Il Kemonia era uno di questi, ed era particolarmente noto per divenire un torrente molto agitato in caso di maltempo. Lo stesso non è più presente, ma in Via Porta di Castro possiamo trovare una targa che lo ricorda.
Statue di città
Se siete appassionati di scultura, non potrete lasciarvi sfuggire elementi artistici poco conosciuti, ma caratteristici. Tra questi non dimenticatevi di cercare Porta Nuova, accanto al Palazzo dei Normanni. All’esterno delle mura questa riporta i Quattro Mori sconfitti da Carlo V. Assolutamente non nascosta, ma con una storia alquanto bizzarra è la Fontana di Pretoria, tra le più belle esistenti, soprannominata Fontana della Vergogna, per indicare i corpi nudi rappresentatevi e la corruzione della realtà politica del tempo. La statua stessa era stata costruita per Firenze, ma poi trasportata in Sicilia, perdendo alcune delle statue durante il tragitto, e rovinandone gravemente altre.
Il Genio di Palermo è un’entità sovrannaturale, caratterizzata da una lunga barba divisa a metà e un serpente sul petto, a cui è stata affidata la custodia della città. Questo personaggio è molto ben visto dai cittadini stessi e non va assolutamente toccato. La città stessa propone varie rappresentazioni, ma molte di esse sono davvero difficili da scovare. Tra le altre potrete vederne alcune in Vucciria in piazzetta del Garraffo; nella fontana a Villa Giulia e in piazza della Rivoluzione.