La doxorubicina, anche conosciuta col nome di adriamicina, è un chemioterapico usato da molti anni in oncologia. Ricercatori di Palermo, in collaborazione con colleghi della Medical University of Gdansk (Polonia) e della University of Maryland Medical School at Baltimore (USA), hanno pubblicato questo mese un lavoro sulla rivista Cancer Letters (IF: 5,992) col quale dimostrano un nuovo meccanismo d’azione di questo farmaco. “Questo meccanismo – spiega la dr.ssa Antonella Marino Gammazza, ricercatrice volontaria presso la Sezione di Anatomia Umana del Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze Cliniche e primo nome nel lavoro – prevede l’innesco della senescenza replicativa attraverso il trattamento con basse dosi di farmaco capaci di indurre l’acetilazione della proteina Hsp60, che nelle cellule tumorali, e solo in quelle, forma un complesso con la proteina p53 favorendo la progressione tumorale. L’acetilazione dell’Hsp60 favorisce il rilascio di p53 e l’attivazione di una cascata di fattori che porta al blocco della proliferazione cellulare”.
Questo lavoro aumenta le conoscenze per un utilizzo migliore e consapevole di questo farmaco usato in diverse neoplasie maligne – come quelle a carico della vescica, della mammella e del polmone – al fine di preservare l’integrità morfo-funzionale delle cellule sane. Fonte: Università di palermo