Una relazione bilaterale che si rafforza di anno in anno, fatta di parole chiave simili tra Italia e Cina nella scienza e nella tecnologia e di molti progetti congiunti gia’ in essere. E’ il giudizio del ministro dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, Stefania Giannini, in questi giorni a Pechino per partecipare al G20 della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione. Italia e Cina hanno fatto “un grande passo in avanti” sullo sviluppo del coordinamento, dell’internazionalizzazione, sull’incremento della cooperazione e della mobilita’ dei nostri ricercatori. “Mi sembra sia un rapporto davvero solido quello tra la comunita’ scientifica italiana e cinese, che si e’ costruito negli anni” ha sottolineato. “In dieci anni si e’ costruito un network importante, che ha universita’ e centri di ricerca fondamentali per l’uno e per l’altro Paese”. Giannini ha anche ricordato la vicinanza di idee con il suo omologo cinese, il ministro della Scienza e della Tecnologia, Wan Gang, con cui ha avuto un incontro bilaterale a margine del meeting a Pechino. “Nella stesura della dichiarazione finale c’e’ stata un’affermazione della linea italiana, che supporta quella cinese nell’identificare nel G20 il luogo ideale per il dibattito di questi temi a livello di incontri ministeriali. In questo senso anche nel metodo siamo molto vicini”. Al G20 c’e’ stato spazio anche per i temi dello sviluppo industriale 4.0: al business forum che ha preceduto i lavori dell’incontro ministeriale, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, ha sottolineato il ruolo dell’economia digitale: “Dobbiamo lavorare per sviluppare una societa’ dell’informazione digitale pienamente inclusiva, nella quale l’accesso alla rete sia considerato un diritto universale e dove le distanze tra comunita’ connesse e non connesse tendano a ridursi”.
Dal G20 dedicato alla Scienza, alla Tecnologia e all’Innovazione, ha spiegato il ministro Giannini, e’ emerso l’impegno di tutti i Paesi coinvolti a sostenere il ruolo della ricerca e dell’innovazione negli organismi internazionali come strumento fondamentale per sostenere la crescita. “Lo spettro e’ ampio e risponde alle grandi sfide: il cambiamento climatico, l’invecchiamento della popolazione, le malattie, con una concentrazione maggiore sui temi piu’ urgenti” tra cui quelli del settore biomedicale. Sul piano della cooperazione bilaterale, Giannini ha ricordato la missione in Cina dello scorso anno e il lancio, previsto per l’anno prossimo, del satellite italo-cinese per l’osservazione dei terremoti dallo spazio. “La sensazione”, ha concluso, “e’ che l’Italia possa diventare un luogo di investimenti sempre piu’ importante nel campo della ricerca di base e della ricerca trasferita”. (AGI)
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