The day after tomorrow, il giorno dopo lo scorrimento delle graduatorie di Medicina 2016. Cosa è successo? Le vie da intraprendere, le conseguenze per tutti coloro che non ce l’hanno fatta, le vie legali e class action per le irregolarità. Vale la pena fare un corso di preparazione al test?
Tutto nel calderone dei test d’ammissione a Medicina, crocevia di migliaia di studenti in tutta Italia. Se per quelli che son riusciti ad accedere si aprono le porte di un futuro roseo nella medicina, il calvario della scelta dell’alternativa resta a migliaia di aspiranti matricole che invece non ce l’hanno fatta.
Le strade per chi non ha superato il test sono tante e assai diverse: c’è chi rimane ancora prenotato e attende i prossimi scorrimenti e chi invece decide definitivamente di percorrere un’altra strada, scegliendo altre facoltà e corsi di studi almeno fino al prossimo test del 2017. C’è chi sceglie Farmacia o CTF o chi opta per scienze biologiche o scienze dell’alimentazione. Ci sono, inoltre, anche gli studenti che scelgono di rimanere a casa ed investire il loro tempo per la preparazione al test 2017 seguendo dei corsi annuali mirati proprio al superamento del test.
A tal proposito abbiamo interpellato il la dott.ssa Licini della scuola UniAthena di Catania, che organizza un open day per presentare le linee guide per prepararsi al numero programmato. “Programmazione, un buon corso e tanto studio, sono le uniche chiavi per affrontare e abbattere il muro del test; è indispensabile non andare alla cieca ma farsi guidare in un percorso che prevede diverse scelte sia organizzative che didattiche. Senz’altro è indispensabile un tutor per la programmazione didattica, ma anche per imparare ed esercitarsi su pratiche di gestione del tempo e degli stati emotivi durante l’applicazione al test“.
Tra tutti però c’è un’altra categoria di studenti che intende dare battaglia al Miur con un ricorso che sta per diventare nazionale. Di ieri, infatti, è la notizia del ricorso vinto al Tar da due studenti a Palermo, non ammessi pur con un punteggio e risultato ottimo perché non avevano sottoscritto un documento particolare, ovvero la scheda anagrafica, risultando così esclusi.
Diverse le basi su cui presentare ricorso, dalla mancata sottoscrizione della scheda anagrafica fino ad arrivare alle domande “trafugate” da libri noti di esercitest. Gli studenti e gli avvocati promettono battaglie e la storia si ripete.