Divario nord e sud, la conferma arriva anche dai test d’ammissione a Medicina. Aumenta la percentuale degli idonei, ma di conseguenza aumenta notevolmente anche il divario fra Nord e Sud. A dirlo sono i punteggi medi degli Atenei, che evidenziano una differenza assai netta tra le due sezioni territoriali del paese, con gli Atenei del Nord che guidano le graduatorie dei punteggi più elevati e quelli del Sud che si giocano il posto per fanalino di coda.
A rimanere nelle medie nazionali gli Atenei di Palermo e di Catania, che mantengono i numeri degli Atenei del centro Italia, con 66.1 di media rispetto ai 74.5 previsti per l’Università Milano Bicocca.
Se i dati di quest’anno lasciano qualche perplessità, a confermare il divario sono i dati del 2014 e del 2015. Il portale LiveOrienta li ha schematizzati e messi in ordine di punteggio. [download].
A giocarsi le ultime posizioni i soliti tre Atenei, Sassari, Messina e Catanzaro, conseguentemente mete anche degli studenti “meno bravi” che valutano un trasferimento nei suddetti atenei nel caso di punteggio basso. Sulla stessa linea gli Atenei di Foggia, Molise, Bari dove il punteggio medio non arriva neppure a 40,al di sotto del punteggio medio registrato fra gli idonei che è di 48.36.
In attesa di conoscere, quest’oggi, la graduatoria nazionale di merito nominativa, con i relativi punteggi minimi per essere ammessi nelle varie facoltà di Medicina, la distribuzione geografica degli idonei è il dato che s’impone subito ad un primo esame dei punteggi.
La media più alta appartiene agli Atenei del Nord, Milano Bicocca, Udine e Pavia, Verona, Bologna, Brescia hanno delle medie che raggiungono oltre il 55. Mentre fra gli Atenei del Sud la migliore Palermo che si ferma però a 47.35.
Anche quest’anno il divario fra Nord e Sud non è in controtendenza rispetto agli scorsi anni ed è in genere collegato,anche se non rigidamente alla minore preparazione degli studenti medi, alle più scarse attività durante le scuole superiori e e all’assenza di corsi di preparazione ai test universitari.