Il gioco del momento, Pokémon Go, può anche far bene alla salute, e dal punto di vista sociale, può aiutare le relazioni? Se lo stanno chiedendo in molti e anche tra gli studiosi. In mancanza di dati ufficiali e di ricerche in merito, intanto quello che sposta l’asticella verso un sicuro “sì” è il movimento che l’app porta a fare.
Sul sito della Mayo Clinic James Levine, esperto di obesità della clinica e autore del libro “Get Up espime una sua considerazione sul gioco. Pokémon Go, sottolinea Levine, per alcuni può essere una “trappola”, ma i lati positivi sono maggiori. «Per qualche giocatore lo sforzo necessario per vincere può essere una rivoluzione nella propria vita. Mentre si gioca il corpo rilascia endorfine, il cervello viene gratificato e impara quanto può essere piacevole il movimento».
ANCHE A PALERMO UNA RICERCA
Anche l’Università di Palermo scende sul campo, dove l’unità di Ricerca SCo2 promuove una ricerca sulle modalità di gioco in Pokémon Go ed i suoi correlati cognitivi.
Un questionario anonimo di circa 10 minuti, dove si dovrà rispondere semplicemente a delle domande correlate al gioco, e al tipo di utente che lo sta giocando.