Indagine centro studi Pio La Torre su giovani siciliani
Il 76% degli studenti siciliani interpellati sente parlare del fenomeno mafioso come “qualcosa da combattere, da disprezzare o evitare con attenzione”, mentre uno studente su 5 pensa sia “qualcosa con cui convivere perchè non si può eliminare”. È uno dei dati emersi dall’indagine svolta tra gli studenti siciliani coinvolti nel progetto “Giovani cittadini consapevoli, attivi e responsabili” realizzato dal centro studi Pio La Torre con il sostegno del dipartimento della Gioventù e del servizio civile nazionale della presidenza del Cdm. Il 39% degli studenti ritiene la mafia più forte dello Stato, il 34% ritiene “ugualmente forti” mafia e Stato, mentre il 16% pensa che sia lo Stato a essere più forte.
“Quasi tutti i ragazzi – dice Laura Borino, componente dello staff del progetto – sanno chi sono i giudici Falcone e Borsellino. Più della metà, però, ha ammesso di non conoscere figure come Caponnetto, Emanuela Loi, Placido Rizzotto e quasi la metà ignorava chi fosse Rocco Chinnici”.
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