Indagini in corso da parte dei Carabinieri del Nas di Milano nell’ambito di un’inchiesta ordinata dal Pm Luigi Furno e dell’Aggiunto Maurizio Romanelli, nei confronti di 33 persone tra cui 25 Professori universitari a Pavia, Milano, Torino, Roma e Palermo.
Le indagini in corso sono partite a causa di alcune irregolarità per quanto riguarda gli ingressi a numero programmato nella facoltà di medicina e le assunzioni di docenti, assistenti e dirigenti medici. I nas, nelle ultime ore, stanno perquisendo 29 caselle postali sia personali che universitarie, dei docenti indagati.
Tuttavia, l’indagata di Palermo è Claudia Colomba (associata presso il dipartimento di Promozione della salute, medicina interna e specialistica di eccellenza dell’Università di Palermo) e da poco meno di un mese a capo del reparto di Malattie infettive pediatriche dell’Ospedale Di Cristina di Palermo. Nei mesi scorsi la professoressa Colomba aveva fatto parte di una commissione di esami a Milano.
Tra gli indagati ci sarebbe anche il noto virologo Massimo Galli, divenuto noto durante il periodo di lockdown. Galli, in qualità di professore all’Università degli Studi di Milano, “dipartimento di scienze biomediche e cliniche” al Sacco, e di direttore del reparto di malattie infettive, avrebbe turbato con “promesse e collusioni”, in concorso col dg della Asst Fatebenefratelli-Sacco Alessandro Visconti e la collega Manuela Nebuloni, la procedura per assumere a tempo determinato 4 dirigenti biologi per favorire in particolare due candidate. Assunzioni che erano, invece, fortemente osteggiate da Maria Rita Gismondo, anche lei nota virologa del Sacco.
Pochi giorni fa, un’altra inchiesta ha coinvolto anche l’Università di Catania. Infatti, Maria Rizzo, Gup di Catania, ha rinviato a giudizio 9 docenti imputati nel procedimento “Università bandita” su presunti concorsi truccati. I reati contestati, a vario titolo, sono l’abuso d’ufficio e il falso e per due imputati, Francesco Basile e Filippo Drago, anche la corruzione per atti contrari ai propri doveri.