IIl Decreto di istituzione è stato consegnato dall’Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Mimmo Turano al Rappresentante legale prof. Francesco Sottile del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo.
La nuova struttura di aggregazione mira a rafforzare un sistema produttivo regionale di eccellenza attraverso la condivisione di obiettivi da parte di imprese con elevata specializzazione produttiva.
Hanno aderito al progetto 100 aziende della frutta secca regionale, con una forte prevalenza del settore primario ma con il coinvolgimento importante di imprese della logistica, della commercializzazione e dei servizi.
Oltre 250 milioni di fatturato complessivo delle aziende coinvolte di cui più del 20 % proveniente da esportazione di materia prima e di prodotto trasformato. Il Distretto è rivolto ai settori trainanti del comparto: mandorlo, pistacchio, nocciolo, carrubo, rappresentano specie che giocano un ruolo rilevante nel sistema agroalimentare dell’Isola e adesso sono riunite all’interno di uno straordinario strumento di aggregazione e sviluppo. Decine di migliaia di ettari di impianti, tradizionali ed innovativi, che garantiscono produzioni eccellenti a vantaggio di un sistema di lavorazione e trasformazione che hanno reso la Sicilia un punto di riferimento nel mondo.
Al nuovo soggetto aderiscono anche alcune realtà già esistenti in Sicilia: AProMaS (Associazione Produttori Mandorla di Sicilia), un marchio collettivo certificato con attività dell’Istituto Regionale Vite e Olivo della Regione Siciliana, le aziende della Cooperativa Smeraldo ampiamente legate alla DOP Pistacchio verde di Bronte, il Consorzio di Tutela del Pistacchio verde di Bronte e il Consorzio della Mandorla di Avola.
“Abbiamo raccolto la spontanea iniziativa delle imprese – dichiara il prof. Francesco Sottile, nella qualità di Rappresentante Legale del Distretto. E insieme a loro abbiamo lavorato per costruire una rete tanto ampia e diversificata quanto solida e coesa, composta da imprese che credono fortemente nella necessità di fare aggregazione per concentrare iniziative di ogni genere che mettano insieme gli interessi del mondo della frutta secca.
Si concretizza un notevole impegno di dialogo e condivisione – conclude Sottile – che ha visto le imprenditrici e gli imprenditori impegnati nel settore della frutta secca compiere uno sforzo significativo per dimostrare la volontà di costruire strumenti di reciprocità che si propongono a vantaggio dell’intera filiera.
L’analisi dei fabbisogni della filiera è certamente ambiziosa ma racchiude in sé un potenziale straordinario che permetterà al comparto di consolidare un ruolo di prestigio nel Bacino del Mediterraneo e a livello globale.