Sono molti gli italiani che pensano di fare le proprie vacanze in Sicilia. L’Isola è, infatti, una delle mete più ricercate per l’estate 2020 e ci si aspetta un forte afflusso di visitatori da tutto il Paese. Si pone, tuttavia, il problema della sicurezza e della prevenzione di un eventuale nuova ondata di contagi. In tal senso, il presidente della Regione, Nello Musumeci, sta ragionando su un possibile tracciamento dei turisti che arriveranno in Sicilia nei prossimi mesi.
Vacanze in Sicilia: Musumeci e la disputa con Sala
Infuria ancora la protesta con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo le dichiarazioni di alcuni sindaci del Sud che sostengono di non volere i lombardi nelle proprie regioni.
“Dio sa- ha dichiarato Nello Musumeci in un’intervista al “Corriere della Sera”- quanto mi senta legato ai lombardi. Mio fratello da mezzo secolo vive a due passi da Monza. Ma anche Sala sa che un protocollo di sicurezza è interesse del viaggiatore“.
Il governatore siciliano ha anche precisato che non sarà disposta alcuna quarantena per quanti sceglieranno di fare le vacanze in Sicilia, ma che bisognerà comunque monitorare gli spostamenti ed essere in grado di ricostruire eventuali contatti.
“Ovviamente no, non sarà prevista alcuna quarantena– ha spiegato ancora Musumeci- ma ‘Sicilia sicura’ è il nostro motto. E per questo occorrerà verificare la provenienza, l’esistenza di eventuali casi sospetti nel nucleo familiare, indicare giorno dopo giorno la tracciabilità della presenza del turista“.
Estate 2020 in Sicilia: ipotesi di una lista spostamenti
L’ipotesi sarebbe quella di creare una “lista spostamenti” dei turisti sull’Isola, così da essere in grado di verificare con quante persone sono venuti in contatto. Questa mossa si rivelerebbe utile, secondo il governatore, qualora chiunque si trovi a fare le vacanze in Sicilia dovesse risultare positivo al tampone.
“Ricordo soltanto– ha chiarito il governatore siciliano- che siamo al centro di una pandemia. E che tutto il resto appare davvero piccola cosa“.
Sul fatto che il ministro Boccia ha detto che è materia dello Stato e ha invocato l’articolo 120 della Costituzione, Musumeci ha risposto: “Non sto parlando di libera circolazione, ma di chi liberamente viene in Sicilia e accetta la collaborazione con le autorità sanitarie locali“.