Una sala operatoria ibrida per interventi cardiovascolari d’avanguardia, l’unica a Sud di Roma e quindi destinata a diventare punto di riferimento per i pazienti del Mezzogiorno. È stata presentata così la nuova sala dell’Istituto mediterraneo dei trapianti (Ismett), inaugurata oggi a Palermo.
La sala ibrida – spiega l’istituto in una nota – è stata realizzata grazie ai finanziamenti del Programma Operativo FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) e rientra all’interno del progetto che prevede la creazione dell’Istituto Cuore e che ha visto l’accorpamento delle cardiochirurgie di Ismett ed Arnas Civico. La struttura ha tutte le caratteristiche di una sala operatoria tecnologicamente all’avanguardia ma che è dotata anche di attrezzature e tecnologie avanzate di imaging radiologico. Nelle sale ibride, operano team multidisciplinari che includono l’emodinamista, il radiologo, il cardiochirurgo, l’anestesista, oltre a numerosi infermieri, perfusionisti e tecnici. Nella sala ibrida è possibile effettuare procedure complesse in pazienti ad alto rischio per l’intervento chirurgico tradizionale, utilizzando tecniche “ibride” cioè in parte chirurgiche e in parte percutanee in modo da ridurre l’esposizione al trauma operatorio dei pazienti fisicamente più fragili e che presentano malattie associate. Inoltre, avendo anche i requisiti di una sala operatoria, è possibile commutare una procedura interventistica in intervento chirurgico tradizionale, in caso di complicanza o di difficoltà a procedere.
“E’ un orgoglio – ha commentato oggi all’inaugurazione il governatore siciliano, Rosario Crocetta – avere inaugurato oggi la prima sala ibrida del Mezzogiorno, un orgoglio per tutta la Sicilia. Ismett si conferma un centro d’eccellenza in sanità. Prima mandavamo i pazienti che necessitavano di un trapianto o di terapie di alta specialità all’estero, ora abbiamo un centro che attira pazienti. L’implementazione della tecnologia, come quella a cui assistiamo oggi, contribuisce a far crescere l’efficienza e a far sì che sia possibile realizzare interventi sempre più sicuri e controllati”.
La nuova sala ibrida di Ismett è dotata di tutte le macchine necessarie a guidare gli operatori durante la procedura (angiografo digitale, ecografo tridimensionale, sistema digitale per la visualizzazione delle immagini provenienti da diversi sistemi di rilevazione o le immagini registrate in esami precedenti), di apparecchiature che permettono il monitoraggio di più parametri e di tutti quei presidi come la circolazione extracorporea (macchina cuore-polmone), il respiratore automatico, i sistemi di assistenza ventricolare necessari per fronteggiare qualsiasi emergenza.
Gli ambiti clinici di applicazione delle nuove tecnologie della sala ibrida comprendono quello cardiovascolare, quello angioradiologico e quello neurochirurgico, con possibilità di ulteriore sviluppo per tutte le discipline che potranno beneficiare di supporti tecnologici ad alta efficienza ed elevata qualità delle immagini. In particolare sarà possibile effettuare nella nuova sala ibrida procedure mini-invasive e interventi ibridi cardiochirurgici sia sulle coronarie che sulle valvole cardiache, interventi di chirurgia vascolare endoprotesica a carico dell’aorta e dei grossi vasi, interventi angioradiologici complessi nei pazienti con cardiopatie congenite, interventi di trattamento delle aritmie mediante studio elettrofisiologico ed “ablazione”.
“Promuovere l’innovazione nella sanità è da sempre la nostra missione. Oggi con l’inaugurazione della nuova sala ibrida, tecnologicamente una delle più avanzate in Italia e primo passo verso il nuovo centro cuore che stiamo realizzando, si conferma la vocazione dell’Istituto a essere un centro di riferimento nel sud del paese per le cure avanzate. La qualità di un sistema sanitario si misura anche dalla sua capacità di curare i pazienti in strutture tecnologicamente avanzate. Vincere questa sfida significa permettere a professionisti altamente qualificati di operare con strumenti e attrezzature all’avanguardia, per offrire le migliori cure ai nostri pazienti”, commenta il direttore di Ismett, Angelo Luca.
Fonte Abouth Pharma