Si è tenuta ieri la riunione tra Musumeci e il Governo nazionale in merito alla fase 2 in Sicilia. In video conferenza il governatore siciliano ha ribadito la necessità di prevedere un piano personalizzato per le riaperture nella Regione. Si è auspicato, inoltre, che l’esempio del ponte Morandi di Genova possa trovare applicazione anche sull’Isola.
“L’esempio del ponte Morandi di Genova– ha dichiarato Musumeci- non deve restare in Italia l’eccezione ma deve diventare la normalità. Dobbiamo anche in Sicilia accelerare la spesa pubblica e la riapertura dei cantieri“. È quanto ha ribadito stasera il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in occasione del confronto con il governo nazionale e gli altri governatori, svoltosi in videoconferenza.
Musumeci a Conte: riapriamo prima negozi e parrucchieri
Musumeci ha chiesto al premier di prevedere una riunione operativa del Cipe per riprogrammare risorse comunitarie a favore delle imprese. Così bisognerà provare, quindi, a fronteggiare la crisi economica scaturita dal Coronavirus. Il governatore della Sicilia si è fatto portavoce delle necessità dei commercianti al dettaglio, di bar e ristoranti e dei parrucchieri, chiedendo l’urgente riapertura dei negozi e dei saloni. In ambito turistico, invece, Musumeci ha chiesto di immaginare misure ragionevoli soprattutto per gli stabilimenti balneari ed ha auspicato che i protocolli di sicurezza siano resi noti già nelle prossime ore.
Si è tornati a discutere, infine, in merito alla mobilità interregionale. Il presidente della Regione ha espresso nuovamente la volontà di mantenere fino al prossimo 31 maggio la chiusura degli accessi all’Isola. Soltanto gli aventi diritto e i casi particolari, quindi, potranno mettere piede sull’Isola, dimostrando di averne diritto.