Sono molti i malumori relativi ai ritardi della cassa integrazione a Palermo, dove diverse famiglie versano in situazione di imminente povertà. Si corre il rischio, infatti, di forti tensioni sociali e, per questa ragione, il sindaco Orlano ha sollecitato la Regione al pagamento della cassa integrazione.
L’avvio dei pagamenti, così come previsti dal decreto “Cura Italia”, ha subito diversi ritardi, lasciando scoperti i lavoratori siciliane e aggravando una crisi già pesante per diverse aziende.
Cassa integrazione non versata: le parole di Orlando
“Sembrerebbe– ha dichiarato il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia- che siano state trasmesse all’Inps per il relativo pagamento soltanto il 4 per cento delle pratiche presentate. La condizione di emergenza ha colpito in particolare il lavoro non strutturato nei settori del commercio, della ristorazione, del turismo e del terziario. Bisogna intervenire attraverso la tempestiva erogazione della cassa integrazione in deroga“.
“Si tratta– si legge ancora nella nota di Orlando- di evitare una ulteriore situazione di tensione. Situazione che si aggiungerebbe a quella che già vivono le fasce più deboli della popolazione destinatarie dei buoni alimentari. Si sta creando un ulteriore appesantimento nei confronti di comuni per il sovraccarico dei destinatari di interventi di beni alimentari di prima necessità“.
Cassa integrazione in ritardo: i buoni spesa del Comune
Per far fronte all’emergenza economica di molte famiglie palermitane, il Comune ha distribuito in queste settimane quasi oltre 8mila buoni spesa. Questi aiuti hanno fatto sì che Palermo si collochi al terzo posto, dopo Napoli e Torino, per il numero di famiglie assistite.
I sostegni alle famiglie si inseriscono all’interno del piano di aiuti economici della Protezione Civile, che garantiscono un contributo settimanale per un mese in base alla situazione finanziaria del nucleo familiare.
“I numeri dimostrano- sostiene Orlando- che a Palermo si è fatto un buon lavoro. Anzi un ottimo lavoro, se si tiene conto del fatto che anche gli uffici comunali hanno lavorato a ranghi ridotti. Nel corso della prossima settimana, una volta ultimato l’esame di tutte le pratiche ancora mancanti, potremo decidere se sarà possibile erogare anche una quinta settimana di contributi con i fondi statali. Confidiamo nel fatto che presto si possa usufruire degli importanti fondi regionali stanziati con la finanziaria regionale, non appena questa sarà pubblicata e quindi applicabile formalmente.“