Con un tesi su “La modernità di Georg Simmel” l’ottantaquattrenne Angelo Censoplano è diventato dottore di scienze politiche e relazioni internazionali. All’esame si è presentato con un papillon rosso accompagnato dalla moglie Agnese.
(Il video per Repubblica di Tullio Filippone e Giada Lo Porto).
La cultura non ha età. Angelo Censoplano, all’età di 84 ha conseguito la seconda laurea in “Scienze Politiche”, presso l’Università di Palermo. In realtà, il dr. Angelo Censoplano un piccolo record personale lo aveva già raggiunto tre anni fa, all’età 81 anni, conseguendo la prima laurea in “Scienze aziendali, management e organizzazione” alla facoltà di Scienze aziendali del Politecnico di Lugano, università privata a distanza.
Il giorno della laurea si è presentato accompagnato dalla moglie Agnese con un papillon rosso e nell’aula Falcone della facoltà di Scienze politiche, ha discusso la tesi di Sociologia “La modernità di Georg Simmel”.
“Per ottanta anni ho desiderato questo momento, purtroppo dopo le elementari non ho potuto proseguire regolarmente i miei studi perché la mia famiglia era povera e non se lo poteva permettere – afferma circondato dai colleghi di studi – ho diviso la mia esistenza in tante fasi e l’ultima l’ho dedicata alla cultura, allo studio e alla conoscenza. Ho scelto di approfondire Simmel perché la sua analisi sui cambiamenti della società che anche io ho vissuto sono sempre attuali”.
Una vita trascorsa lavorando duramente, prima come radiotelegrafista nell’Arma dei carabinieri e poi con quel negozio di elettrodomestici aperto in paese negli anni ‘70.
“La facoltà di Palermo è ottima e ho conosciuto dei ragazzi validissimi che dovranno affrontare un futuro bello e difficile”.
“La notizia del conseguimento della laurea del dottor Censoplano mi riempie di gioia e di soddisfazione – afferma il rettore Fabrizio Micari – perché dimostra quanto sia attrattiva e capace di dare stimoli e formazione adeguata a tutte le età la nostra Università. A nome mio e di tutto l’Ateneo porgo le più vive congratulazioni al neo dottore e un caloroso benvenuto nella nostra comunità accademica che quest’anno celebra i 210 anni di storia”.