Il tema del cambiamento climatico si fa sempre più centrale: le temperature, da ogni parte del mondo, vanno aumentando, trasformando sensibilmente, ogni anno di più, l’ecosistema. Ma, in un contesto così profondamente dibattuto e pericoloso per la sopravvivenza umana, vi è anche chi intravede nuove possibilità, specialmente nel campo delle coltivazioni.
Si tratta della famiglia Morettino, che con la piantagione situata a San Lorenzo ai Colli, in provincia di Palermo, che punta alla produzione del primo caffè totalmente made in Italy all’aria aperta, senza l’aiuto di serre per mantenere le piante. Il primo esperimento risale a ben trent’anni fa, grazie a 60 piante di Coffea Arabica, varietà Bourbon e Catuai.
Da allora, le piante sono cresciute fino ad oggi, all’aria aperta, adattandosi a latitudini senza dubbio più alte e a climi decisamente meno tropicali; il risultato è un caffè impregnato dei sapori tipici siciliani: fiori di pomelia bianca, zucchero panela, carruba e uva zibibbo. Quest’anno, a cent’anni dalla nascita della storica torrefazione Morettino, si è ottenuto uno dei risultati più strabilianti: ben 30 kg di caffè cresciuto all’aria aperta e, soprattutto, totalmente made in Italy.
Nonostante questo grande successo, la commercializzazione del caffè Morettino non è ancora in programma: si punta ad un progetto sperimentale di filiera, insieme all’Orto Botanico di Palermo, l’Università degli Studi palermitana e specialisti come Adriano Cafiso, curatore dei rapporti tra i coltivatori delle piantagioni provenienti dai paesi dove si origina la pianta del caffè.