Le misure saranno valide fino al 15 febbraio compreso, come prevede l'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci.
Da domani la Sicilia non sarà più “zona rossa” ma tornerà “arancione”. Il provvedimento recepisce la normativa nazionale sulla “zona arancione” all’articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio e con ulteriori misure aggiuntive.
Per le le scuole superiori (attività scolastiche secondarie di secondo grado), fino al 7 febbraio continuerà la didattica a distanza. A partire dall’8 febbraio sarà ammesso alla didattica in presenza il 50 per cento degli studenti delle scuole superiori. Da domani sarà riattivata la didattica in presenza al 100 per cento anche per gli alunni di seconda e terza media.
Ulteriori misure di distanziamento in zona arancione. I titolari degli esercizi pubblici sono tenuti a comunicare all’Asp il numero massimo dei clienti che possono essere accolti all’interno dei locali con l’affissione di un cartello all’esterno che dia questa indicazione. Ai centri commerciali è richiesto di munirsi di conta-persone. I titolari degli esercizi pubblici, in accordo con l’Asp e attraverso le associazioni di categoria, possono disporre settimanalmente e su base volontaria l’esecuzione dei tamponi nei drive in disponibili per i dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico.
Arrivi in regione Chi farà ingresso in Sicilia sarà tenuto a registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it. Questa misura non è prevista per i pendolari che nei giorni precedenti hanno lasciato l’isola per un periodo inferiore a quattro giorni.
Sulla piattaforma della regione siciliana sarà possibile dichiarare di essersi sottoposto al tampone molecolare nelle 48 ore antecedenti l’arrivo.
Sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti all’interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai.
Come spiegato nelle Faq del governo, non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Alle attività commerciali al dettaglio è permesso aprire al pubblico, a condizione però che vengano rispettate delle regole:
Inoltre, i gestori devono garantire la pulizia e l’igiene ambientale almeno 2 volte al giorno, nonché continui e adeguati cambi d’aria. È inoltre obbligatorio esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali. Infine, dove possibile, è preferibile che gli esercizi stabiliscano percorsi diversi per entrate e uscite.
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