Cultura e valorizzazione, Palermo aderisce a “Città che legge 2021”

l sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle Culture, Mario Zito, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale ed in linea con la candidatura della città a Capitale Italiana del Libro 2021, rivolgono alla cittadinanza l’appello “Palermo “Città che legge” nel 2021″.

L’appello costituisce un rilancio dell’iniziativa, della quale il Comune si fatto promotore in ambito cittadino già a partire dal 2017 e rafforzata nel 20 giugno 2018 con la sottoscrizione del “Patto per la lettura della Città di Palermo”, il primo stipulato in Sicilia e finalizzato a coinvolgere tutti i soggetti istituzionali e privati che perseguono il fine di incrementare gli indici di lettura. Al Patto hanno aderito, ad oggi, oltre cento soggetti pubblici e privati.

L’iniziativa odierna intende sensibilizzare i cittadini e gli operatori culturali della città – e ampliare la loro partecipazione – ad un percorso comune che possa essere un’opportunità di cooperare attivamente a vantaggio della città tutta, alla luce dell’impatto che la pandemia ha in atto sulle relazioni sociali e anche sulle attività culturali.

Palermo in questo percorso sta riscoprendo la propria enorme ricchezza in materia di patrimonio librario, nel far conoscere il quale un forte contributo viene dalle fiere (Una Marina di Libri La via dei Librai, tra le altre) e dai festival (Letterature Migranti e Illustramente, tra gli altri) che lungo tutto l’arco dell’anno coinvolgono la cittadinanza e i visitatori a migliaia, in presenza e ora, causa l’emergenza pandemica, anche in streaming.

Nel 2019, il CEPELL – Centro per il Libro e la Lettura – ha finanziato il progetto “LibrOvunque” presentato dal Comune con il supporto del Tavolo di Progetto del Patto e collocatosi al primo posto nella graduatoria nazionale.
Lungo il medesimo percorso è nata la proposta di candidatura della città a Capitale Italiana del Libro 2021, una scelta che è, per l’Amministrazione, allo stesso tempo una sfida a mantenere e migliorare il proprio impegno e la propria presenza quale centro di cultura di livello nazionale e, insieme, un ulteriore segno della ferma volontà di consolidare il percorso intrapreso con il Patto per la Lettura per la promozione della comunità cittadina attraverso il libro e la lettura.

Nello spirito del Patto – unitamente ai componenti del Tavolo di progetto e agli aderenti al Patto – viene oggi rivolto, a tutti i cittadini, l’invito ad essere parte attiva delle iniziative per la cultura del libro e della lettura, e ad aderire al “Patto per la lettura della Città di Palermo”, il cui svolgimento quest’anno – a partire dalle azioni di condivisione e coinvolgimento che interesseranno tutte le otto circoscrizioni cittadine – è ormai prossimo.

Palermo “Città che legge” nel 2021

Non tutti tra i palermitani – e non solo – sanno che Palermo è una “città che legge” e che questa denominazione rientra in una strategia di rilevo nazionale.

Il Patto per la lettura è una strategia istituzionale, culturale e politica, un processo a lungo termine avviato dal Ministero dei Beni Culturali con il programma “Città che legge”, promosso dal Centro per il Libro e la Lettura (istituto autonomo del Mibact).

A questa strategia la Città di Palermo ha aderito già a partire dal 2017, inserendosi tra quelle città riconosciute dal CEPELL e dall’ANCI “virtuose in tema di lettura”, e dando inizio al percorso che, il 20 giugno 2018, ha condotto alla firma ufficiale del “Patto per la lettura della Città di Palermo” – il primo stipulato in Sicilia.

Con l’adozione del “Patto” il Comune – mettendo in atto quanto previsto dall’art. 112 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio – a partire dal proprio Sistema Bibliotecario e in raccordo con le altre istituzioni aventi competenze su “libro e lettura”, ha determinato di promuovere un modello sperimentale di promozione del libro e della lettura, “finalizzato a coinvolgere tutti i soggetti istituzionali e privati che perseguano il fine di incrementare gli indici di lettura”.

Al Patto hanno aderito soggetti pubblici e privati (circa settanta al momento della prima firma. Ad oggi sono oltre cento) che ne hanno sottoscritto lo spirito e le finalità. I sottoscrittori del Patto condividono il principio che la conoscenza sia un bene comune e che il libro, in tutte le sue forme, e la lettura siano strumenti insostituibili di accesso alla conoscenza.

Attraverso la creazione di una rete territoriale, il “Patto per la lettura” si è prefisso di ridare valore all’atto di leggere come momento essenziale per la costruzione di una nuova idea di cittadinanza, mirando a riconoscere l’accesso alla lettura quale diritto di tutti, a rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa, ad avvicinare alla lettura i “non lettori” e a promuovere l’apprendimento permanente attraverso la lettura.

Palermo in questo percorso sta “scoprendo” o, piuttosto, riscoprendo la propria enorme ricchezza in materia di patrimonio librario, fatto di archivi e biblioteche (scolastiche, ecclesiali, pubbliche e private, storiche, “d’avanguardia”, multimediali), di scrittori, lettori, editori e librai.

Nel far conoscere e far fruire queste ricchezze un forte contributo viene dalle fiere (Una Marina di Libri La via dei Librai, tra le altre) e dai festival (Letterature Migranti Illustramente, tra gli altri) che lungo tutto l’arco dell’anno coinvolgono la cittadinanza e i visitatori a migliaia, in presenza e ora anche in streaming.

Fondamentale è il ruolo che svolgono le tantissime istituzioni bibliotecarie, anche adottando nuovi modi di operare e – spesso pur tra notevoli difficoltà anche logistiche – aprendo a varie forme nuove di attività per la fruizione del patrimonio librario.

L’Amministrazione Comunale ha proseguito negli ultimi anni lungo questo cammino con l’intento di favorire un’azione coordinata e sistematica di moltiplicazione delle occasioni di contatto e di conoscenza fra i lettori e chi scrive, chi pubblica, chi vende, chi presta, chi conserva, chi traduce e …  legge i libri, dando continuità e vigore alle iniziative di promozione alla lettura già collaudate, sviluppandone sempre di nuove e innovative e creando ambienti favorevoli alla lettura.

Un primo tangibile “risultato” del processo è il finanziamento accordato nel 2019 dal CEPELL al progetto “LibrOvunque” – collocatosi al primo posto nella graduatoria nazionale – presentato dal Comune con il supporto del Tavolo di Progetto del Patto, il cui svolgimento annuale in quest’anno 2021, a partire dalle azioni di condivisione e coinvolgimento che interesseranno tutte le otto circoscrizioni cittadine, è ormai prossimo.

Lungo questo stesso percorso è nata la proposta di candidatura della città a Capitale Italiana del Libro 2021, una scelta che – per una città che è stata già Capitale Italiana della Cultura nel 2018 – è,  allo stesso tempo, una sfida a mantenere e migliorare il proprio impegno e la propria presenza quale centro di cultura di livello nazionale e, insieme, un ulteriore segno della ferma volontà di consolidare il percorso intrapreso con il Patto per la Lettura per la promozione della comunità cittadina attraverso il libro e la lettura.

L’impegno per la lettura e per la cultura del libro ci pare ancor più motivato nell’attuale drammatica condizione, che ci fa prendere consapevolezza del peso delle necessarie limitazioni alla vicinanza fisica personale e fa emergere in tutta evidenza l’importanza, per la comunità tutta, del curare e mantenere le relazioni e la comunicazione profonda tra le persone.

Nello spirito del Patto – unitamente ai componenti del Tavolo di progetto e agli aderenti al Patto – lanciamo adesso, nel primo mese del nuovo anno, un appello e un invito a tutti i cittadini ad essere parte attiva di questo processo, a partecipare alle iniziative per la cultura del libro e della lettura, e anche, se vorranno, ad aderire e a sottoscrivere il “Patto per la lettura della Città di Palermo”, che intendiamo come un “Patto per la comunità”.

Redazione

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