E’ cominciato a Palermo da circa un’ora, per un ritardo nell’arrivo dell’equipe medica dell’ospedale Bambino Gesù, il prelievo degli organi dalla bambina di 10 anni che si è strangolata durante un gioco estremo sul social Tik Tok. L’intervento è in corso nell’ospedale dei Bambini del capoluogo siciliano ed è stato autorizzato dai genitori della bambina, che non hanno dato l’assenso al prelievo delle cornee
Il cuore e i polmoni sono inutilizzabili. Saranno prelevati il fegato, il pancreas e i reni, che, se risulteranno idonei, sono destinati a pazienti in attesa di trapianto a Roma e a Milano. L’intervento è coordinato dal Centro regionale trapianti Sicilia.
La vicenda è avvenuta a Palermo. Una bambina ha partecipato ad una Black out challenge legandosi una cintura alla gola, finendo per soffocarsi. La piccola era stata subito ricoverata in rianimazione all’ospedale pediatrico “Giovanni Di Cristina” dove era arrivata, accompagnata dai genitori, in arresto cardiocircolatorio causato da un’asfissia prolungata.
Il suo cuore si sarebbe fermato per qualche interminabile minuto prima di riprendere a battere grazie alle manovre rianimatorie eseguite dal personale sanitario. Subito dopo, una Tac all’encefalo ha evidenziato una situazione di coma profondo da encefalopatia post-anossica prolungata.
La Black out challenge è una pericolosa sfida in voga negli ultimi tempi su TikTok che consiste nello stringersi una cintura attorno al collo e resistere il più possibile. I genitori l’hanno trovata sul pavimento, esanime. Da lì la corsa in ospedale per salvarla.
Ecco i consigli della Polizia Postale che tutti i genitori dovrebbero leggere:
• Parlate ai ragazzi delle nuove sfide che girano in rete in modo che non ne subiscano il fascino se ne vengono al corrente da coetanei o sui social network;
• Assicuratevi che abbiano chiaro quali rischi si corrono a partecipare alle challenge online. I ragazzi spesso si credono immortali e invincibili perché “nel fiore degli anni”: in realtà per una immaturità delle loro capacità di prevedere le conseguenze di ciò che fanno potrebbero valutare, come innocui comportamenti letali.
• Alcune challenge espongono a rischi medici (assunzione di saponi, medicinali, sostanze di uso comune come cannella, sale, bicarbonato etc), altre inducono a compiere azioni che possono produrre gravi ferimenti a sé o agli altri (selfie estremi, soffocamento autoindotto, sgambetti, salti su auto in corsa, distendersi sui binari, etc);
• Monitorate la navigazione e l’uso delle app social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi. Mostratevi curiosi verso ciò che tiene i ragazzi incollati agli smartphone: potrete capire meglio cosa li attrae e come guidarli nell’uso in modo da essere sempre al sicuro.
• Se trovate in rete video riguardanti sfide pericolose, se sui social compaiono inviti a partecipare a challenge, se i vostri figli ricevono da coetanei video riguardanti le sfide segnalateli subito a www.commissariatodips.it
• Tenetevi sempre aggiornati sui nuovi rischi in rete con gli ALERT che vengono pubblicati sul portale www.commissariatodips.it e sulle pagine Facebook Una Vita da Social e Commissariato di PS Online
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