“L’epidemia in corso non frena e non limita il processo di miglioramento dell’offerta sanitaria anche attraverso il potenziamento e l’arricchimento della dotazione tecnologica delle strutture – ha sottolineato il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – il nuovo angiografo a disposizione della Cardiologia interventistica dell’Ospedale Ingrassia rappresenta, inoltre, un investimento sulle professionalità e sull’alto profilo delle prestazioni che vengono erogate nel nosocomio che, durante tutto il periodo della pandemia, è stato una certezza nel panorama dei bisogni sanitari ‘non covid” di tutta la provincia di Palermo”.
L’attività dell’emodinamica (U.O.S. di Cardiologia Interventistica e Vascolare, guidata da Sergio Cannizzaro, – e composta da Daniele Pieri, Antonio Rubino, Arcangelo Giamporcaro, Debora Cangemi, Marianna Rubino e Mirko Luparelli con il supporto prezioso di infermieri e OSS) è stata di recente implementata con nuove procedure salvavita, interventi complessi (angioplastiche) anche nel distretto vascolare periferico (arterie carotide e femorali) e chiusure di difetti intracardiaci (interatriali e forame ovale).
Nel 2020 sono state, finora, 335 le procedure di angioplastica e 690 le coronarografie, oltre a 16 angioplastica periferiche (PTA), 3 PTA carotide, 7 occlusioni auricolare, 7 chiusure di formare ovale (PFO) ed una plastica mitralica, mentre il Laboratorio di elettrostimolazione ha impiantato 230 pacemaker.
“La cardiologia dell’Ospedale Ingrassia di Palermo non si è mai fermata durante tutto il periodo della pandemia registrando, finora 1.007 ricoveri – sottolinea il Direttore dell’UOC di Cardiologia, Sergio Fasullo – grazie al supporto della Direzione aziendale, disponiamo di una Unità di Cardiologia Interventistica altamente qualificata. Oggi più che mai con la disponibilità di un angiografo di ultima generazione, che propone una vasta gamma di interventi sul sistema cardiovascolare e con tecnologie avanzate, la struttura è realmente un punto di riferimento cittadino”.
Il Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell’Asp di Palermo, Elio Bennici, Responsabile dell’Impianto Radiologico (R.I.R.) ha spiegato come sia “Notevole il vantaggio dell’uso clinico e gestionale del nuovo angiografo”. “L’apparecchio – ha detto Bennici – realizza un significativo contenimento della dose radiante erogata, con evidenti benefici per la radioprotezione dei pazienti e del personale esposto, e, elemento non di secondaria importanza, permette una riduzione della somministrazione di mezzo di contrasto intravenoso”. (nr)