Eventi Palermo, al via il SoleLuna Doc Film Festival

Sole Luna Doc Film Festival, festival internazionale di documentari ha avuto il suo esordio nel 2006 a Palermo e giungerà nel 2020 alla sua quindicesima edizione.

Si svolgerà dal 6 al 12 luglio 2020 la XV edizione del SoleLuna Doc Film Festival, l’annuale rassegna internazionale di film documentari organizzata dall’Associazione no-profit Sole Luna-Un ponte tra le culture, con la direzione scientifica di Gabriella D’agostino, che in 15 anni di attività ha portato all’attenzione del vasto pubblico punti di vista originali e coraggiosi su realtà sconosciute o poco note, favorendo l’incontro tra persone, idee, sguardi e prospettive.

Quest’anno, date le difficoltà poste dalla pandemia, la manifestazione si svolgerà sia dal vivo che on line.  L’apertura della manifestazione ti terrà lunedì 6 alle 20.00. Le proiezioni inizieranno tutti i giorni alle 21.00, precedute alle 20.30 da un preludio musicale, realizzato in collaborazione con il Brass grupp. programma sole luna doc festival

Alla tradizionale rassegna, infatti, tenuta nel Complesso Monumentale dello Spasimo di Palermo, dove saranno assicurati il distanziamento e tutte le misure di sicurezza, ora si aggiungono le proiezioni online dei film in concorso, che saranno visibili sul sito www.solelunadoc.org (e quindi anche su tutto il territorio nazionale), grazie alla collaborazione di registi e case di produzione.

Il presidente della Regione Nello Musumeci sul festival SoleLuna

Il festival “Sole Luna – Un ponte tra le culture” è ormai un importante appuntamento nel calendario degli eventi che si svolgono da anni in Sicilia.
La XV edizione arriva dopo un periodo difficilissimo che ha messo a dura prova le nostre capacità di resistenza, ma ha anche amplificato la nostra vocazione alla solidarietà. Lo spirito con il quale è nata questa rassegna di film documentari, ben si sposa con la natura dell’Isola, persino nel luogo scelto per il festival, la monumentale chiesa di Santa Maria dello Spasimo eretta nel ‘500 in quella che precedentemente era stata la cittadella
musulmana della Kalsa di Palermo.
La Sicilia è il luogo geografico, ma anche il luogo dello spirito più adatto per questo festival. La nostra regione è da sempre crocevia di popoli e culture che dalle sponde del Nord Africa alle terre dell’Europa centro-settentrionale, hanno contribuito a forgiare nei secoli il carattere dei siciliani.
Oggi, di fronte alle nuove sfide del tempo, occorre moltiplicare le opportunità e le occasioni di conoscenza e incontro per costruire un futuro nel quale il Mediterraneo diventi sinonimo di pace e di libertà e di sviluppo. Sono
convinto che questa manifestazione possa dare il proprio contributo in tal senso.

Assessore della Pubblica Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana –  Roberto Lagalla

Nell’anno della pandemia da Covid-19, il Festival Sole Luna celebra il suo quindicesimo anniversario, rifiutando la possibile scelta di interrompere, a causa della straordinaria evenienza epidemiologica, la regolare sequenza
annuale della manifestazione. Si tratta di una confermata testimonianza di operosa volontà e di generoso impegno culturale da parte degli Organizzatori ai quali mi piace esternare il particolare apprezzamento di questo Assessorato  e, tramite quest’ultimo, del Governo della Regione Siciliana.

Ancora una volta il programma della manifestazione si preannuncia di alto profilo qualitativo, straordinariamente ricco di proposte provenienti dai più diversi Paesi del mondo.
Si confeziona, così, un vasto e poliedrico assortimento di messaggi valoriali che invitano alla riflessione su diritti umani, dinamiche migratorie, discriminazioni e sfruttamento umano ed ambientale: tutti temi di rilevante
valenza antropologica e sociale che interrogano il nostro tempo, generando diffuse situazioni di crisi e motivate riserve sulla equità dei sistemi che regolano la convivenza umana nell’epoca della globalizzazione.
Gli egoismi degli Stati e l’aggressività competitiva dei colossi multinazionali hanno relegato sullo sfondo la portata del crescente e conseguente dissidio tra le prevalenti logiche economicistiche e la naturale aspirazione dei popoli a riconoscersi in un equilibrato e solidale contesto di opportunità individuali e collettive. Sembra proprio che l’evo contemporaneo non sia stato in grado di sanare antiche ferite che, nella storia del mondo, hanno
offeso la dignità umana e limitato la capacità di superare radicate disuguaglianze e profonde ingiustizie sociali.

Il rettore dell’Università di Palermo – Fabrizio Micari

Sole Luna Doc Film Festival si è affermato sempre di più come scenario incoraggiante in cui cultura e sociale vengono interconnessi in idee e progetti in cui la società civile diventa protagonista di un cambiamento che avvicina la cittadinanza alla democrazia, facendo riscoprire l’interesse a Tematiche riconducibili a Diritti Umani e Migrazioni, che il Festival ha sempre portato alla ribalta internazionale con competenza e fascinazione, continuano ad essere drammaticamente attuali e necessitano di ulteriori riflessioni ed approfondimenti, ancor più in un momento di cambiamento del paradigma economico e sociale, segnato oggi anche dalla pandemia.

L’isolamento sociale vissuto nei mesi scorsi ha talvolta evidenziato come certe situazioni di sfruttamento umano o di fenomeni di discriminazione culturale e di genere si siano negativamente accentuate. D’altro canto,
l’emergenza sanitaria ha pure richiamato la società civile a stringersi fattivamente in progetti di solidarietà, sia tra individui che tra gruppi, in rapporto alla Comunità e al Territorio.
Le Università sono i luoghi che per loro specifica vocazione devono promuovere la cultura, che oggi, a fronte dell’urgente cambiamento in atto, talvolta complesso e delicato, assume una rilevanza strategica e diviene motore per la crescita di progresso economico e sociale.

E l’impegno di disseminazioni educativa e culturale del nostro Ateneo si conferma con la partecipazione ad iniziative come Sole Luna Doc Film Festival, che in ogni edizione è capace di raccontare le forme di involuzione ed evoluzione sociale, motivando il pubblico alla riflessione e al dibattito, sia interculturale che interreligioso.

Sviluppare azioni che promuovano una cultura aperta al confronto ed orientata alla condivisione, alla partecipazione, all’inclusione, al coinvolgimento è importantissimo per i nostri giovani, il nostro futuro, che devono diventare portatori di un pensiero che sia funzionale alla mediazione dei conflitti e promotore di modalità nuove di progresso, in grado di accompagnare le nuove generazioni verso una società realmente democratica, eguale, libera e laica.
Ringrazio gli organizzatori che, anche in quest’anno segnato dall’emergenza, portano avanti con dedizione ed impegno, dialogando col nostro Ateneo, un progetto contemporaneo, articolato e complesso, di grande impatto sociale e valenza politica, messo al servizio di tutti e capace di ribadire valori positivi per formare una cittadinanza attiva, consapevole e garante di un possibile e necessario futuro solidale e di pace.

Redazione

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