Ancora senza stipendio i dipendenti di Amat Palermo, che anche per il mese di maggio non hanno ricevuto notizie sui pagamenti. A denunciare la difficile situazione sono i sindacati di categorie, che chiedono al più presto risposte dall’azienda di trasporti palermitana.
“Ancora una volta i lavoratori dell’Amat Palermo restano a bocca asciutta! Anche per il mese di maggio– affermano i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uiltrasporti, Cisal, Ugl, Cobas Trasporti- non si hanno notizie certe sul pagamento degli stipendi. Tutto era subordinato alla vicenda delle risorse Tpl, regionali, già incassate dal Comune di Palermo sin dalla metà di aprile, ma che poi non sono state versate all’azienda che ne è destinataria“.
“I lavoratori– continuano- sono stanchi. Per l’ennesima volta è grande il disagio a loro arrecato, il loro lavoro viene puntualmente mortificato in questo modo, vincolato alle diatribe fra i dirigenti del Comune e l’azienda“.
I sindacati: “Ancora nessuna traccia dei pagamenti”
“Come se non bastasse– affermano ancora i sindacati- neanche i vari assessorati comunali, dal Bilancio alle Partecipate, riescono a dare certezze sul trasferimento dei fondi. Da mercoledì scorso ci era stato assicurato dall’assessore al Bilancio, che anche se in ritardo, le procedure per il trasferimento risorse erano state esperite. Tuttavia ancora oggi, dopo otto giorni, non si ha alcuna traccia delle somme. E pertanto l’Azienda non è in grado di garantire le retribuzioni di maggio, rinviando a data incerta“.
“Da diverso tempo ormai– concludono- l’Amat Palermo subisce continui ritardi su ogni dispositivo amministrativo da parte dei dirigenti del Comune, senza che si sia provveduto a risolvere una volta per tutte le eventuali disfunzioni. Se non si interviene l’azienda e i lavoratori continueranno a subire le vessazioni indotte da qualunque virgola che ostacola la liquidità disponibile. Ci era stato trasmesso che l’ultimo blocco era dipeso da una variazione contrattuale che il presidente dell’Amat avrebbe dovuto sottoscrivere; di certo sappiamo che tale vincolo sia stato superato almeno da una ventina di giorni“.