Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il Decreto Rilancio, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri. L'intero corpo del provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il Decreto Rilancio. Adesso, il testo contenente più di 260 articoli che mettono nero su bianco le misure messe in campo dall’esecutivo per la ripresa dell’economia italiana dopo l’emergenza sanitaria, è consultabile interamente sulla Gazzetta Ufficiale.
A partire dalla data odierna, mercoledì 20 maggio “ci sarà il pagamento diretto dei 600 euro a tutti i 4 milioni di lavoratori autonomi, di collaboratori che li hanno già avuti e questo pagamento avverrà nell’arco di 2-3 giorni al massimo”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. “Sarà possibile fare domanda – inoltre – per i 1.200 euro per il bonus per la baby sitter e i centri estivi e poi giugno ci saranno i contributi a fondo perduto per le imprese e la terza tranche fino a 1.000 euro per i lavoratori autonomi”.
Roma ha voluto potenziare il sistema sanitario, il quale è in constante pressione da un paio di mesi. Al fronte di evitare nuove congestioni, per via dell’emergenza, sono stati predisposti 3,25 miliardi per arrivare a 11 mila posti in terapia intensiva. Tra le misure, previsti anche degli incentivi al personale sanitario, indispensabile in un contesto emergenziale.
Tra i settori più colpiti dall’emergenza sicuramente c’è quello del turismo. Infatti, con il decreto si è voluto incentivare gli stessi cittadini con dei bonus vacanze di 500 euro (dedicati a chi ha un reddito familiare inferiore ai 40 mila euro). Per gli alberghi e gli stabilimenti balneari è stata cancellata la prima rata Imu; mentre bar e ristoranti non pagheranno la tassa per l’occupazione di spazzi pubblici.
Una misura di 6 miliardi per gli indennizzi a fondo perduto per le imprese (con fatturato da 0 a 5 milioni di euro, con un calo del 33%). A ciò si aggiunge il sostegno per gli affitti e le bollette. Importante anche la misura per il fondo formazione dei dipendenti, a carico dello Stato. Gli indennizzi per le imprese vanno dai 2 mila euro fino a oltre 40 mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare.
Misure importanti anche per i lavoratori autonomi e professionisti. A chi ha già ricevuto il bonus nel mese precedente, arriveranno 600 euro. Dal prossimo mese saranno 1.000 euro, ma cercando di restringere la platea dei beneficiari alle partite IVA più colpite dalla crisi.
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