Il decreto Rilancio è stato presentato ieri in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Attraverso queste nuove misure si punta a guidare il Paese verso una più veloce e strutturata fase 2, incoraggiando la ripresa dell’economia. Il decreto da 55 miliardi dovrà, dunque, far fronte alla grave crisi economica prodotta dall’emergenza pandemia.
Decreto Rilancio: le parole di Conte in conferenza stampa
“Abbiamo impiegato– ha dichiarato il Premier- un po’ di tempo ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo così complesso“. Con queste parole Giuseppe Conte ha annunciato il decreto, ormai ex decreto Aprile, che ha tenuto impegnato il Governo per circa un mese e mezzo.
“Si tratta di un testo complesso -ha continuato- pari a due Manovre, un lavoro incredibile per orientare l’economia a una pronta ripartenza. Spero che maggioranza e opposizione possano migliorare il testo in Parlamento“.
Decreto Rilancio: le nuove misure punto per punto
Il decreto è così strutturato e saranno imponenti le risorse impiegate nei diversi settori. Nello specifico, i fondi saranno così retribuiti:
- 25,6 miliardi per i lavoratori;
- 15-16 miliardi per le aziende;
- 3,25 miliardi alla sanità;
- 1,4 miliardi a università e ricerca;
- 2 miliardi per il turismo.
Si procederà, inoltre, al taglio delle tasse per un valore di circa 4 miliardi, mentre è stata già eliminata la rata Irap di giugno ed è stato imposto un blocco dei licenziamenti per i prossimi cinque mesi.
Le misure
- Reddito di emergenza: oscillerà tra i 400 e gli 800 euro mensili a seconda del numero di componenti del nucleo familiare.
- Aiuti alle imprese e ristrutturazioni: per sostenere le imprese saranno tagliati 4 miliardi di tasse, mentre chiunque vorrà procedere a una ristrutturazione “green” della propria abitazione potrà contare su finanziamenti statali.
- Scuole e università: si procederà all’assunzione di migliaia di nuovi docenti e ricercatori, con un fondo di finanziamenti pari a 1,4 miliardi di euro.
- Tax credit: è corposo il pacchetto di fondi destinati al turismo, uno dei settori maggiormente in crisi. La prima rata Imu sarà abbonata ad albergatori e stabilimenti balneari, mentre i bar e i ristoranti potranno occupare il suolo pubblico senza pagare la Tosap.
- Indennità per i lavoratori dello spettacolo: gli artisti dello spettacolo di qualunque genere potranno godere di un indennizzo di 600 euro per aprile e maggio, se possono dimostrare di aver pagato almeno sette giorni di contributi nel 2019.
- Contributi a fondo perduto per piccole e medie imprese.
- Indennizzi da 2mila euro a fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare.
- Agricoltura: un miliardo e 150 milioni saranno destinati al settore agricolo, dove si dovrà procedere alla regolarizzazione di lavoratori stranieri e braccianti agricoli.
- 3 miliardi e 250 milioni saranno investiti nel sistema sanitario nazionale per l’assunzione di medici e infermieri e per l’implemento delle terapie intensive.