In una cerimonia al teatro Massimo con la presenza delle massime autorità cittadine e nazionali, tra cui il Presidente del Consiglio Gentiloni si è dato inizio alle manifestazioni che verranno ospitate a Palermo, in quanto capitale italiana della Cultura per il 2018.
A Palermo, in un Teatro Massimo gremito di gente e alla presenza delle massime autorità cittadine con in testa il sindaco Leoluca Orlando e l’assesore alla cultura Andrea Cusumano che hanno fatto gli onori di casa, sono state presentate le iniziative che si succederanno in questo anno che vedrà protagonista la città, in quanto Capitale Italiana della Cultura 2018. Presenti inoltre il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci e il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.
Il logo è stato realizzato da Sabrina Ciprì una studentessa di 22 anni dell’Accademia di Belle Arti. Quest’ultimo, formato da quattro P, racchiude i segni di questa città, quattro come i quattro canti del sole, cuore pulsante e monumento del centro cittadino, e quattro come le lingue incise sulla stele conservata alla Zisa che rappresentano la cultura e la storia di Palermo, cioè arabo, fenicio, greco ed ebraico.
Alla cerimonia erano presenti anche il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che nel suo discorso ha affermato: “Un’ occasione per tutti gli italiani cui non sfugge la realtà di una città che ha sofferto e che certamente non ha del tutto superato difficoltà sociali, che è stata anche al centro di lutti, minacce, che è stata in qualche modo costretta a convivere con stereotipi a livello nazionale e internazionale. Ma è una città che sta cambiando, proiettata al futuro. Questa è una occasione per dire grazie Palermo, gli italiani sono orgogliosi di questa città”. Mentre, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha sottolineato: “La vittoria di Palermo è basata su un progetto molto forte, di convivenza, di apertura, una delle caratteristiche con cui Palermo sta costruendo una vera rinascita.”
“Una grande opportunità per Palermo“ ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando, che ha inoltre aggiunto: “Tante culture qui sono il pezzo del mosaico che Palermo compone all’interno del Mediterraneo, quest’anno sarà possibile mettere alla prova le eccellenze palermitane. Ci sono migliaia di iniziative che sono il frutto di un lavoro fatto in questi anni. Uno degli elementi caratteristici è che le periferie saranno più coinvolte del centro. Vogliamo abolire il termine periferie”.
Durante l’anno ci saranno circa 780 eventi e manifestazioni di cui 50 a carattere internazionale, direttamente organizzate dal Comune o da enti culturali, teatri o altri partner legati a questo evento.
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