Era giusto essere qui oggi per ricordare Paolo Borsellino e per i fatti dei giorni scorsi. Dopo lo Zen, lo sfregio alla lapide del giudice Livatino è un altro atto vigliacco di persone che hanno paura perché vedono che aumentano le famiglie che scelgono di vivere nella legalità e che scelgono l’istruzione. Si ha paura di tenere la memoria viva, di educare al rispetto delle regole e al contrasto di ogni violenza e sopraffazione. La scuola è un presidio fondamentale. Esserci ed essere qui è dire: ‘Non ci spaventate’”. Sono queste le parole che la Ministra dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha pronunciato questa mattina in Via D’Amelio, dove si trovava in occasione degli eventi commemorativi del 25esimo anniversario della strage mafiosa in cui persero la vita Paolo Borsellino e cinque agenti della polizia di Stato che lo scortavano: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
La Ministra, accolta da Rita Borsellino e insieme alla Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, ha incontrato bambine e bambini dei diversi quartieri di Palermo e Monreale, coinvolti nell’iniziativa “Coloriamo Via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani”, prima di spostarsi all’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone”, oggetto nei giorni scorsi di raid vandalici.
“La risposta più straordinaria ai mafiosi – ha dichiarato – oggi l’hanno data le ragazze e i ragazzi. Incontrandoli ho notato che, nonostante i gesti vigliacchi dei giorni scorsi, non hanno un briciolo di paura, sono così convinti del fatto che lo stare insieme, l’educazione alla legalità, a non farsi del male e a crescere nel rispetto delle regole sia la cosa più forte per loro. Più loro crescono, più si allarga la funzione della scuola nel territorio, più si sconfiggono questi gesti di violenza, che sono solo gesti perdenti”.
Rivolgendosi alla dirigente scolastica Daniela Lo Verde, al sindaco Leoluca Orlando e a Maria Falcone, presenti all’iniziativa insieme a una delegazione della comunità scolastica dell’Istituto Alcide De Gasperi, anche questo vandalizzato la settimana scorsa, la Ministra ha aggiunto: “Sono qui per sostenere e continuare a riconoscere la straordinaria attività di educazione e formativa di questa scuola. Dobbiamo puntare sulle cosiddette ‘scuole di periferia’, dove c’è qualità, rendendole prioritarie, con ambienti innovativi per un’istruzione innovativa. Nel provvedimento in corso di discussione al Senato sul Mezzogiorno, il Miur ha fatto inserire programmi per superare la povertà educativa, perché lo sviluppo economico è dato anche dalla qualità delle competenze. Nel secondo provvedimento sul nuovo reddito di inclusione, che è in discussione nelle commissioni competenti di Camera e Senato, abbiamo fatto inserire un passaggio secondo il quale se si hanno figlie e figli al di sotto di 18 anni, questi devono essere mandati a scuola. Cultura e istruzione servono alla vita delle persone e del Paese” .