Tra il 2009 e il 2010 nei dipartimenti di Economia, Architettura e Giurisprudenza sono stati acquistati esami al costo massimo di 3000 euro, bastava la connivenza di una segretaria. Alessio Mattina era stato accusato di aver comprato delle materie, oggi è assolto.
Tutto è partito con la denuncia di una studentessa alla polizia: in tre dipartimenti dell’università di Palermo alcuni studenti si erano laureati senza sostenere molti degli esami previsti (fino a venti gli esami registrati ad un singolo ma non realmente avvenuti).
Tra gli indagati anche Alessio Mattina, iscritto ad Economia e neolaureato. In primo grado era stato condannato ad un anno per falso ideologico, frode e violazione di sistema informatico; ovviamente ha dovuto sostenere nuovamente le prove delle discipline che gli erano state contestate per poter considerarsi finalmente laureato. Lo studente palermitano, che aveva chiesto di essere giudicato subito, è stato, invece, assolto dalla corte d’appello del capoluogo siciliano. Il ribaltamento del verdetto dà la possibilità al ragazzo di chiedere un risarcimento.
Pena alleviata per l’ex funzionaria della segreteria di Economia Paola Adriana Cardella: i cinque anni che le erano state inflitti sono stati ridotti a due dai giudici della corte. La donna era stata incriminata per aver inserito nel “cervello” informatico dell’ateneo i falsi esami.
Con più di trenta iscritti ad UniPa sotto inchiesta ed oltre 200 materie comprate prosegue il lavoro delle autorità giudiziarie.
a cura di Barbara Minutoli
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