Desidero esprimere la mia piena solidarietà nei confronti dei colleghi delle Università turche, oggi sottoposti ad una prova difficile e dolorosa. Non è accettabile quanto sta accadendo in quel paese, non è accettabile un attacco così sistematico nei confronti della cultura e della formazione.
Gli Atenei turchi in tutti gli incontri istituzionali hanno sempre dimostrato un forte bisogno di reciproca conoscenza: gli accordi UniPa-Turchia sono ad oggi 23, diffusi in tutte e 5 le nostre Scuole.E non possiamo che constatare che sempre più crescente è stata negli anni la richiesta di nuovi contatti istituzionali anche con lo scopo di incrementare la mobilità non solo di studenti ma anche di docenti. Gli studenti outgoing 2014-15 sono stati 9 e 11 nel 2015-16. Gli incoming invece sono raddoppiati, da 8 nel 2014-15 a 22 nel 2015-16. I docenti Turchi in entrata sono 2.
Ad oggi questa esperienza di mobilità è stata molto positiva e grande è stata la propensione delle Università turche ad aprirsi ad UniPa.
In questo momento purtroppo i rapporti vengono sospesi per motivi di sicurezza e per la evidente destabilizzazione che una epurazione così massiccia comporta.
L’auspicio, se le condizioni lo consentiranno, è quello di riprendere i rapporti il prima possibile, perché solo con la reciproca conoscenza, con lo scambio di esperienze e il confronto tra culture è possibile aiutare il mondo intero nella ricerca della pace.