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Bonus assunzioni 2023: di cosa si tratta e come approfittarne

grafico lavoro

Per andare incontro ai giovani e al mercato del lavoro, che in Italia zoppica, il governo ha scelto di lanciare un’iniziativa che potrebbe fare gola a molte aziende. Si fa riferimento nello specifico al cosiddetto bonus assunzioni 2023, che – in sintesi – consentirebbe alle aziende di non pagare il 60% dello stipendio dei neo-assunti under 30, per 12 mesi. Naturalmente ci sono una serie di informazioni che richiedono di essere approfondite, ed è esattamente ciò che faremo in questo articolo.

Arriva il bonus assunzioni 2023: cos’è e come funziona?

Il bonus assunzioni previsto dalla Legge di Bilancio 2023 permetterà alle imprese di ottenere una sorta di sconto sul pagamento dello stipendio durante i primi 12 mesi. Tale misura potrà essere adottata soltanto dalle aziende che assumeranno giovani under 30, e quella quota verrà appunto coperta dagli incentivi erogati dal governo. Ovviamente ci sono una serie di paletti da rispettare, per poter usufruire di questa misura. Per prima cosa, il bonus vale solamente per le nuove assunzioni, per un massimo di 12 mesi, e su contratti di apprendistato o stabili. La decorrenza partirà dal 1 giugno e avrà termine il 31 dicembre 2023. In base alle stime degli esperti, una manovra di tale portata potrebbe avere un impatto notevole sul mercato del lavoro tricolore, al punto da poter generare circa 70 mila nuove assunzioni quest’anno. Da sottolineare, poi, il fatto che il bonus non è valido per i rapporti di lavoro domestico. Nonostante tutto, però, ci si trova di fronte ad una misura che contribuirà non poco alla riduzione del problema dei cosiddetti NEET, ovvero i giovani fino a 29 anni che non lavorano e non studiano.

Come i giovani possono sfruttare questa occasione?

Dal 1 giugno in tanti cercheranno di approfittare del bonus assunzioni, ma la concorrenza sarà comunque alta. Come superarla efficacemente? Innanzitutto, cercando opportunità e offerte di lavoro nel proprio settore di interesse. È bene anche preparare il proprio curriculum vitae ma attenzione, meglio evitare l’asettico curriculum Europass. Per spiccare fra la concorrenza, è bene spendere più tempo ma trovare soluzioni migliori, più moderne e soprattutto più accattivanti, in grado di dare il giusto risalto alla propria candidatura. Il secondo consiglio riguarda l’organizzazione stessa del curriculum, che dovrebbe posizionare per prime le esperienze lavorative più recenti e le competenze o i titoli di studio più importanti. Infine, al pari del CV, conta molto anche la redazione della lettera di presentazione, e anche in questo caso sul web si possono trovare tanti esempi efficaci.

Prima di chiudere, è opportuno spiegare altri dettagli. Il totale degli incentivi sarà pari a circa 80 milioni di euro, e varrà la regola del “chi prima arriva, meglio alloggia”: le domande, infatti, verranno analizzate secondo un ordine cronologico, fino all’esaurimento dei già citati 80 milioni di euro.

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