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Ersu Palermo, il presidente Giuseppe Di Miceli scrive una lettera ai lavoratori

Il testo integrale della lettera rivolta ai dipendeti dell'ERSU Palermo da parte del del Presidente Giuseppe di Miceli.

Care lavoratrici e cari lavoratori dell’ERSU Palermo,

scrivo questa lettera adesso che si è conclusa la procedura per il contributo straordinario COVID destinato ai giovani universitari siciliani che studiano fuori dalla nostra Regione e che si è proceduto al pagamento della quota monetaria del contributo alloggiativo a tutti gli studenti fuorisede partecipanti al Bando di Concorso 2019/2020. Oggi, sento il bisogno – insieme al Consiglio di Amministrazione dell’Ente che mi onoro di presiedere – di ringraziarvi per il lavoro portato avanti in favore di tutti gli studenti universitari, delle accademie di belle arti e dei conservatori di musica per assolvere a tutta l’attività straordinaria nata su input dell’assessore regionale dell’Istruzione e formazione Roberto Lagalla.

In particolare, ai circa diecimila studenti direttamente assistiti, quest’anno, si sono aggiunti anche diecimila nuovi soggetti (di cui 5.148 studenti fuorisede dalla Sicilia hanno già ricevuto benefici economici) che abbiamo seguito per le procedure amministrative del contributo straordinario COVID di 800 euro voluto dal governo regionale: una misura che nessun’altra amministrazione regionale, a livello italiano, ha adottato per venire incontro alle esigenze degli studenti universitari. Ciò rappresenta, di per sé, un fatto nuovo e straordinario.

La gratitudine silenziosa non è di grande utilità a nessuno e va riconosciuto a tutti voi l’attaccamento al lavoro, anche in una fase così difficile per tutti, con l’unico argine delle risorse finanziarie disponibili.

Nel mese di aprile 2020, è stato affidato a questo Ente l’incarico di seguire la gestione di una procedura concorsuale per studenti di livello universitario che non appartengono al bacino di utenti di competenza dell’ERSU di Palermo: sono pervenute circa diecimila domande, gestite – sin da subito – in termini di comunicazione, contatti skype e telefonici, mail, social, informazione sulla stampa (con più di 30mila contatti solo nel periodo di apertura del bando). Il concorso aveva una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro: non un contributo a pioggia per tutti coloro che avrebbero presentato la domanda, ma una procedura selettiva, sulla base di precisi requisiti da accertare, che ha reso obbligatorie le dovute verifiche per tutti i soggetti partecipanti e le relative istituzioni universitarie/accademie/conservatori (e relativi enti per il diritto allo studio) con cui l’Ente si è dovuto interfacciare per la prima volta: più di 150 istituzioni con cui si è dialogato per avere i dovuti riscontri di legittimità.

Mentre gli uffici ERSU procedevano con l’istruttoria delle richieste per la definizione delle graduatorie attraverso gli obbligatori procedimenti amministrativi, nel frattempo, la Regione Siciliana provvedeva al trasferimento delle risorse stanziate: per un fatto meramente tecnico, l’utilizzo di risorse finanziarie (provenienti da risparmi di spesa dell’anno precedente) prevedeva un obbligatorio riaccertamento nel bilancio regionale. Liquidare qualche giorno prima agli studenti le somme dovute sarebbe stato certamente auspicabile, ma le procedure concorsuali pubbliche richiedono – sempre – la necessaria legittimità di tutti gli atti amministrativi.

Ringrazio anche le studentesse e gli studenti che hanno dimostrato, quindi, di aver ben compreso quale sia stato lo sforzo amministrativo messo in campo dall’ERSU Palermo per assegnare il beneficio straordinario. Il risultato finale è stato quello di consentire l’erogazione delle risorse agli aventi diritto nel rispetto delle previsioni concorsuali.

Tutto ciò rappresenta un ulteriore importante contributo per la garanzia del diritto allo studio, realizzato anche grazie allo spirito di servizio dei circa 60 lavoratori impiegati presso l’Ersu di Palermo che operano quotidianamente a beneficio di più di 40mila studenti delle università, delle accademie di belle arti e dei conservatori di musica della Sicilia occidentale.

Da Palermo e provincia