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Alta velocità Sicilia: il piano di Franceschini per il turismo

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L'alta velocità in Sicilia e un piano di valorizzazione delle ricchezze del territorio: sarebbe questa la ricetta per il rilancio del turismo.

Alta velocità al Sud e piano per la valorizzazione delle ricchezze paesaggistiche e culturali: sarebbero queste le linee da seguire per rilanciare il turismo. A detta del ministro della Cultura, Dario Franceschini, la ripartenza dell’Italia e del Sud dipende dalle grandi opere di ricostruzione e di mobilità sostenibile. Come nel secondo dopoguerra, infatti, occorrerebbe avviare un’opera di edificazione di grandi infrastrutture, che riportino i turisti al Meridione ed eliminino il problema di un Paese a due velocità.

Tra le infrastrutture indispensabili per la ripartenza, bisognerebbe che l’alta velocità arrivi anche in Sicilia. Non  sarebbe accettabile, secondo il ministro, che i treni veloci si fermino a Salerno, costringendo il Mezzogiorno a spostarsi su mezzi vecchi e poco funzionali.

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Franceschini: ” Misure per aiutare le imprese”

Il turismo– ha sostenuto Franceschini- è il settore che pagherà di più. Alberghi, agenzie di viaggio e tour operator non hanno lavoro e così via tutto il comparto. Noi abbiamo già messo 4 miliardi ma è davvero importante che la presidente von der Leyen e il premier Conte abbiano detto che avremo la priorità nell’utilizzo del Recovery fund. Significa che una parte importante dei 170 miliardi per l’Italia andranno a sostenere imprese del settore“.

La priorità– ha continuato- è adottare le misure urgenti per aiutare imprese e persone ad attraversare questo deserto. Ma contemporaneamente dobbiamo indicare le scelte strategiche per spendere le risorse del Recovery con una capacità di visione sul modo di uscire dalla crisi e di impostare una crescita sostenibile, adatta alle opportunità che offrirà all’Italia il mondo post Covid. Vale per tutti i settori e in particolare per il turismo“.

“Distribuire la ricchezza su tutto il territorio nazionale”

Una volta lasciata alle spalle l’emergenza Coronavirus, infatti, il turismo nel Paese tornerà a crescere in maniera netta. “Per questa ragione– ha sostenuto ancora il ministro- dobbiamo fare scelte strutturali che ci mettano in condizione di governare quella crescita e distribuire la ricchezza su tutto il territorio nazionale. A partire dal Sud, la parte del mondo più ricca di bellezze artistiche e naturali, in cui paradossalmente vanno meno del 20% dei turisti stranieri“.

Prima cosa, con il fondo strategico per il turismo previsto nel decreto Rilancio- ha dichiarato- bisogna avviare una grande riqualificazione della nostra offerta alberghiera per alzare gli standard e puntare su un turismo internazionale di livello alto e con capacità di spesa“.

Alta velocità e recupero dei borghi per rilanciare il turismo

La seconda priorità è un piano di recupero e rilancio dei borghi. Quei luoghi bellissimi, e spesso abbandonati o trascurati, che si trovano a centinaia lungo la dorsale appenninica. Hotel diffusi, cammini, ciclabili, ferrovie storiche, cibo, natura, arte. Un modo di offrire turismo esperienziale, quella possibilità di vivere all’italiana che tutti nel mondo sognano“. Sarebbe questo il piano più completo e mirato per il rilancio del Sud.

È la più importante delle priorità. Io penso – ha detto Franceschini – a un grande investimento sulla mobilità. Non è possibile e giusto che l’alta velocità si fermi a Salerno. Sulla traccia di quello che la ministra De Micheli ha iniziato a fare, ora che le risorse ci sono bisogna avere il coraggio di immaginare due grandi scelte. Da un lato l’alta velocità che arriva in Sicilia, fino a Catania e Palermo“.

 
 
 

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