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Unipa, a settembre la Fase 3. Aggiornamenti su lauree, didattica e tirocini

Aggiornamenti per la Comunità universitaria dell’Unipa. Avvio della Fase 3 a partire da martedì 1 settembre

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Indice

Didattica Unipa

L’attività didattica frontale si svolgerà in modalità mista.
In particolare, per i Corsi di Studio con un numero di studenti non superiori a 70 per annualità, le lezioni saranno tenute in presenza e trasmesse contestualmente a distanza.
Continuerà, invece, a svolgersi esclusivamente in modalità a distanza l’attività didattica frontale nei Corsi di studio con più di 70 studenti iscritti per annualità.
Le aule potranno essere utilizzate al 40% della capienza massima prevista.

Tirocini Unipa

Saranno riavviati in presenza i laboratori didattici, le esercitazioni e le attività seminariali, prevedendo una turnazione per i corsi più numerosi.

Biblioteche e spazi studio

Sarà consentito l’accesso alle biblioteche e agli spazi studio, anche per la consultazione in loco, da parte di studenti, docenti, personale della ricerca e personale TAB, purché nel rispetto delle norme di sicurezza finalizzate a ridurre il rischio di prossimità e di aggregazione.

Esami di profitto e di laurea Unipa

Gli esami si terranno ordinariamente in presenza. Per motivate ragioni determinate dalla situazione emergenziale, i candidati potranno richiedere di svolgere l’esame in modalità telematica.

Il testo completo pubblicato da Unipa

Con il DPCM del 14 luglio 2020 sono state confermate le misure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 giugno 2020, fino alla sopra indicata scadenza dello stato di emergenza nazionale.
I provvedimenti di che trattasi, pur confermando la possibilità di svolgere le attività didattiche o curriculari in modalità a distanza, mirano ad una ripresa delle attività in presenza da parte delle Università per le quali espressamente stabilisce che “nelle università (…) possono essere svolti esami, tirocini, attività di ricerca e di laboratorio sperimentale e/o didattico ed esercitazioni (…) a condizione che vi sia una organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione, contestualizzate al settore della formazione superiore e della ricerca, anche avuto riguardo alle specifiche esigenze delle persone con disabilità, di cui al Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione pubblicato dall’Inail”. La stessa disposizione precisa che per tali finalità le Università assicurano, ai sensi dell’art. 87, comma 1, lettera a) del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, la presenza del personale necessario allo svolgimento delle suddette attività.
Alla luce della superiore disposizione, già con la precedente nota prot. n. 49636 del 19/06/2020, è stato ampliato il novero delle attività da svolgersi in presenza e, segnatamente, degli esami di laurea e dei tirocini formativi, subordinando l’espletamento delle stesse all’adozione di specifiche misure di sicurezza tali da garantire la salute dei soggetti a vario titolo coinvolti.
Risulta adesso necessario programmare, anche alla luce delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Università e della Ricerca già con nota prot. n. 798 del 4 maggio 2020, l’avvio della fase 3 per garantire l’erogazione dell’offerta formativa nell’anno accademico 2020/2021 ma anche il completo riavvio delle attività di ricerca e di terza missione in un’ottica di ritorno alla normalità, purché ciò avvenga in condizioni di massima sicurezza a tutela della salute degli studenti, del personale docente, TAB e di qualunque altro soggetto che venga in contatto con la realtà universitaria.
In questo programma di riavvio, ci conforta la favorevole evoluzione della situazione epidemiologica e i provvedimenti normativi medio tempore consequenzialmente adottati ai fini della ripresa delle attività; occorre tuttavia essere consapevoli che detta programmazione ed il conseguente riavvio delle attività in modalità mista e/o in presenza, potranno subire degli “aggiustamenti” fisiologicamente dettati dall’evolversi delle condizioni di fatto e di diritto e, segnatamente, dal rispetto delle prescrizioni che saranno individuate dai provvedimenti adottati dalle autorità competenti.
Entrando in medias res, con l’avvio della fase 3, l’attività didattica frontale si svolgerà in modalità mista. In particolare, per i corsi di studio con un numero di studenti non superiori a 70 per annualità, le lezioni saranno tenute in presenza e trasmesse contestualmente a distanza con gli attuali e più diffusi strumenti di videocomunicazione in uso. Al fine di garantire la sicurezza dei soggetti in presenza, ferme restando le ulteriori prescrizioni che verranno dettate con i protocolli specifici in corso di emanazione, le aule potranno essere utilizzate di norma al 40% della capienza massima ordinariamente prevista.
Continuerà, invece, a svolgersi esclusivamente in modalità a distanza l’attività didattica frontale nei corsi di studio che annoverino più di 70 studenti iscritti per annualità.
Al pari dei tirocini, saranno riavviati in presenza i laboratori didattici, le esercitazioni e le attività seminariali, anche per i corsi di più elevata numerosità, prevedendo in questi casi l’opportuna turnazione.
Sarà inoltre consentito l’accesso alle biblioteche e agli spazi studio, anche con riferimento alla consultazione in loco, da parte di studenti, docenti, personale della ricerca e personale TAB, purché nel rispetto delle norme di sicurezza finalizzate a ridurre il rischio di prossimità e di aggregazione.
Gli esami sia di profitto che di laurea si terranno ordinariamente in presenza, fermo restando che, ove per motivate ragioni determinate dalla situazione emergenziale, uno o più candidati richiedessero di svolgere l’esame non in presenza, sarà comunque garantito loro lo svolgimento dell’esame in modalità telematica.
Con separato e successivo atto verrà disposto il riavvio in modalità mista delle attività amministrative.
Le attività di cui alle superiori disposizioni, la cui efficacia – fatta ovviamente salva l’adozione di ulteriori e diversi provvedimenti emanati dalle autorità nazionali competenti – decorre dall’1 settembre 2020, saranno espletate nel rispetto dei protocolli specifici adottati all’interno dell’Ateneo di Palermo per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus (SARS-CoV-2), in corso di aggiornamento in relazione ai profili di che trattasi.

Da Palermo e provincia