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PALERMO – Un progetto per insegnare ai medici la prevenzione con la “medicina dei sani”

Diffondere l’importanza della prevenzione e incoraggiare ad un corretto stile di vita.

Fa tappa a Palermo “Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università”, un progetto portato avanti dalla Fondazione Insieme contro il Cancro per dare ai giovani medici delle direttive sulla prevenzione primaria, secondaria e terziaria. L’iniziativa è patrocinata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Quello di Palermo sarà il secondo dei dieci incontri previsti in differenti università italiane. Ogni tappa prevede eventi formativi, lezioni frontali e dispense per gli studenti contenenti pubblicazioni scientifiche provenienti dalle riviste mediche più in vista. Si prevede che nel 2016 saranno diagnosticati in Italia più di 365.000 nuovi casi di tumore.

Presso l’Aula Magna di Palazzo Stresi (dalle 14.30 alle 18.00) centinaia di studenti, di tutte le facoltà, potranno assistere ad una speciale lezione di salute. “Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l’insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche” ha dichiarato Antonio Russo, direttore dell’Oncologia Medica del Policlinico Universitario di Palermo. “Infatti, un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell’Istituzione deputata a questo ruolo: l’Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l’impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona”.

“Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro” dichiara Francesco Cognetti, presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro. “Tuttavia l’aumento dell’età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l’Italia. La prevenzione è quindi un’arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici bianchi avranno l’opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale”.

Nel combattere i tumori è di fondamentale importanza aderire ai programmi di screening che consentono la diagnosi precoce della malattia. “Gli ultimi dati evidenziano alcuni miglioramenti” continua Russo. “Nel 2015, rispetto all’anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. 300mila esami in più sono stati invece realmente svolti dai cittadini. Restano tuttavia profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo il 23% dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73% degli abitanti. Da ultimo, non va dimenticata la prevenzione terziaria. E’ infatti dimostrato scientificamente che condurre stili di vita sani evita nei pazienti oncologici la ricomparsa della malattia. Dobbiamo preparare i giovani medici anche su questo aspetto”.

La tappa di Palermo si svolgerà nel locali dell’’Aula Magna di Palazzo Stresi dalle 14.30 alle 18.00. “Apprezzo e condivido pienamente incontri con questo grande valore formativo e sociale” afferma su La Repubblica  Fabrizio Micari, rettore dell’Università degli Studi di Palermo. “Ritengo che l’Università sia il luogo ideale per queste iniziative perché esiste un nesso inscindibile tra formazione, diffusione della conoscenza e tutela della salute”.

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