La voglia di studiare all’estero non si è mai fermata, nonostante il periodo emergenziale per tutto il Continent. A differenza di quanto si era prospettato, le candidature degli universitari per partecipare al programma di studio Erasmus+ Vet (Vocational Education and Training: istruzione e formazione professionale) non sono crollate, come ci si poteva aspettare.
L’Inapp, Istituto Nazionale per l’Analisi delle politiche pubbliche, ha comunicato che le richieste degli studenti sono aumentate del 28% rispetto allo scorso anno con 247 candidature ricevute per i Partenariati Strategici e del 5% con 425 candidature inviate per la Mobilità transnazionale. Le richieste sono state inviate da tutto il territorio nazionale, soprattutto da Lazio, Emilia Romagna, Campania e Lombardia. Le mete più ambite dai partecipanti sono Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Malta, Olanda, Portogallo e Spagna.
“Bisogna capire bene come e quando ripartiranno le mobilità Erasmus – ha spiegato il presidente dell’Inapp, Sebastiano Fadda – sorprende comunque come l’emergenza non abbia spento la voglia di nuove esperienze formative: l’Europa rimane per le nuove generazioni un terreno fertile di opportunità e occasioni. Nonostante l’emergenza sanitaria, la quarantena che ha imposto limiti alla mobilità fisica, quello che riscontriamo dalle candidature pervenute è infatti la voglia di guardare avanti, di progettare il futuro e sviluppare progetti di cooperazione transnazionale”.