Gli studenti italiani tornano a protestare per il caro studi e la crisi abitativa. Con le tende davanti alle università, gli studenti dell’Udu (Unione degli universitari) dichiarano: “Ci sentiamo traditi rispetto alle promesse che avevamo ricevuto prima dell’estate“.
“Il Consiglio dei ministri – dice Camilla Piredda dell’Udu – interverrà sugli idonei non beneficiari del precedente anno accademico che non avevano ancora ricevuto la borsa di studio, stanziando 17 milioni di euro. È un piccolo passo avanti, ma non è possibile rincorrere in questo modo le emergenze e fare aspettare un anno gli studenti senza borsa. Chiediamo alla presidente Meloni e al ministro Bernini di trovare urgentemente un miliardo di euro per intervenire su studentati pubblici, affitti, borse di studio, salute mentale e caro libri. Oltre a smettere di sprecare le risorse del Pnrr per gli alloggi privati che costano mille euro al mese“.
La mobilitazione nazionale dell’Unione degli Universitari inizierà ufficialmente oggi e durerà per tutta la settimana, con notti in tenda, flash mob, presidi e striscioni, coinvolgendo 25 città universitarie di tutta Italia. Lo slogan utilizzato è “Vorrei un futuro qui“, per chiedere misure urgenti per poter studiare e lavorare in Italia, invece di dover emigrare all’estero.
Ad accompagnare gli studenti ci sarà anche una delegazione parlamentare dei partiti di opposizione, oltre a esponenti della Cgil e delle associazioni che sostengono la mobilitazione dell’Udu.
L’iniziativa che apre la mobilitazione è quella presso la Sapienza di Roma, ma altre si terranno a Palermo, Lecce, Torino, Bologna, Perugia e, successivamente, in altre 20 città.