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Il nome di Falcone e Borsellino finisce in pizzeria a Francoforte, le parole di Orlando

La motivazione con cui il Tribunale di Francoforte ha giudicato che non è lesivo della memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino il loro accostamento a personaggi mafiosi e l’uso dell’immagine per una pizzeria, è estremamente preoccupante. Lo ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando.

Affermare che l’utilizzo dell’immagine delle vittime di mafia sia più o meno lecito in base alla loro notorietà è già grave perché lascia intendere che vi siano vittime di serie A e serie B. Ancor più discutibile è l’argomentazione della poca notorietà dei due magistrati in Germania, in considerazione proprio del fatto che Falcone e Borsellino sono oggi e lo erano già in vita ben noti in tutta Europa e oltre.

Pur nel rispetto delle prerogative della Magistratura tedesca, mi auguro che il nostro Governo esprima il proprio disappunto per quanto avvenuto, confidando in una revisione di questa decisione che rischia peraltro di rappresentare un pericoloso precedente in quel Paese”.

Per la sua pizzeria a Francoforte sul Meno, in Germania, ha scelto il nome “Falcone e Borsellino”. E ai due magistrati uccisi dalla mafia nel 1992 ha anche intitolato alcuni piatti del menu. Sui muri del locale ha appeso la celebre foto di Tony Gentile che ritrae insieme i giudici e accanto ha messo l’immagine di don Vito Corleone interpretato da Marlon Brando nel celebre film Il Padrino. Tutti intorno buchi a simboleggiare fori di proiettile. Bene e male insieme tra piatti di pasta, pizze e birra.

Una violazione della memoria dei due magistrati antimafia denunciata dalla sorella del giudice Giovanni Falcone, la professoressa Maria Falcone, che ha richiesto al Tribunale tedesco di inibire al proprietario del locale, Constantin Ulbrich, di utilizzare il nome Falcone nell’intestazione della pizzeria. Ieri il deposito del verdetto: ricorso respinto perchè, scrive il tribunale, sono passati quasi 30 anni dalla morte di Falcone e il tema della lotta alla mafia non è più così sentito tra i cittadini.

Da Palermo e provincia