Quattro anni fa è stato torturato, seviziato e ucciso in Egitto Giulio Regeni, dottorando italiano dell’Università di Cambridge, a causa del suo lavoro di ricerca sul ruolo dei lavoratori nella rivoluzione nell’era post-Mubarak e sul ruolo dei sindacati autonomi.
La sua storia ha colpito profondamente la comunità accademica mondiale e palermitana.
Dopo gli avvisi di chiusura delle indagini da parte della procura di Roma, l’Università degli Studi di Palermo si unisce alla dura condanna nei confronti dell’operato delle autorità egiziane e alla richiesta di giustizia della famiglia e invita i docenti dell’Ateneo a iniziare le lezioni ricordando la figura di Giulio Regeni e i valori irrinunciabile della libertà d’insegnamento e di ricerca e della ricerca della giustizia.