Notizie su Palermo e Università » Città di Palermo » PALERMO – Tre fiction sulla mafia: Libero Grassi, Mario Francese ed Emanuela Loi
Città di Palermo

PALERMO – Tre fiction sulla mafia: Libero Grassi, Mario Francese ed Emanuela Loi

Il connubio Mafia e Cinema è più attivo che mai. Si iniziò con la Piovra passando per Squadra Antimafia e tanti altri ancora. La Taodue per Mediaset ci crede ancora e ha ideato il progetto  “Liberi sognatori. Le idee non si spezzano mai”, un ritorno sul piccolo schermo che ha l’intento di sottolineare le figure di eroi oscurati dal mito mafioso.

A Palermo, verranno girate tre fiction in particolare: una su Libero Grassi, una sul cronista del Giornale di Sicilia Mario Francese e una sull’agente Emanuela Loi – che morirà nella strage di via D’Amelio, unica poliziotta donna uccisa dalla mafia.

Non è un caso che la Sicilia sia rimasta stereotipata come isola mafiosa, vista la mole di film e telefilm di cui è protagonista, insieme alla mafia, ovviamente. Il giornalista catanese Cirino Cristaldi, ha pubblicato un lavoro arduo, La Mafia e i suoi stereotipi televisivi, dove enumera puntigliosamente tutta la produzione che ruota intorno al business cinematografico.

Al momento, Palermo è piena di set e cast d’eccezione, distribuiti in diverse parti della città. Libero Grassi sarà interpretato dal magistrale Giorgio Tirabassi, sempre in prima fila nell’impersonare grandi figure antimafia. Mentre, a interpretare il ruolo di Mario Francese, sarà Claudio Gioè e Marco Bocci in quelli del fratello Giuseppe. Infine, la storia di Emanuela Loi sarà interpretata da Greta Scarano.

Con ‘Liberi sognatori. Le idee non si spezzano mai’ – spiega il produttore Pietro Valsecchi – vogliamo raccontare ai più giovani, che spesso ignorano le pagine più buie della nostra Storia, i nomi e le vicende delle donne e degli uomini che sono stati in prima linea contro la violenza e le ingiustizie. La linea editoriale da me sviluppata con Umberto Ambrosoli si basa infatti sull’idea che la fiction televisiva possa trasmettere contenuti etici profondi attraverso un linguaggio emotivamente coinvolgeente in grado di parlare nel profondo alla coscienza degli spettatori”.

Da Palermo e provincia