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Fare vocine buffe inalando l’elio. Fa male?

La voce umana non è come uno strumento a corde; in un umano, le corde vocali agiscono come una sorgente di vibrazione politonica. La grandezza della cavità risonante gioca una grande parte nel selezionare e amplificare una data frequenza fondamentale o di overtone, durante la creazione del suono. La voce di una persona che ha inalato elio provvisoriamente cambia nel timbro in un modo che la fa suonare nel modo che tutti noi conosciamo bene, perché frequenze di overtone più altre sono state amplificate. La velocità del suono nell’elio è circa tre volte quella del suono in aria; poiché la frequenza fondamentale di una cavità riempita di gas è proporzionale alla velocità del suono nel gas, quando l’elio viene inalato c’è un corrispondente aumento nella selezione delle frequenze di risonanza del tratto vocale. (L’effetto opposto può essere ottenuto inalando un gas più denso quale ad esempio l’esafluoruro di zolfo).

Inalare elio può essere pericoloso se fatto in eccesso (ciò vuol anche dire farlo più di una volta di seguito, inalandolo da un palloncino pieno di elio), poiché l’elio è un semplice asfissiante e così sostituisce l’ossigeno richiesto per la normale respirazione. Respirare elio puro continuamente può provocare morte per asfissia nell’ordine dei minuti. Inalare elio direttamente da cilindri pressurizzati è estremamente pericoloso: l’elevata velocità del flusso in uscita causa un barotrauma, che fatalmente comporta la rottura del tessuto polmonare.
Comunque la morte causata da elio è abbastanza rara, con solo due casi riportati nel 2000 e nel 2004 negli USA.

Ad elevate pressioni (più di 20 atm o 2 MPa), una miscela di elio ed ossigeno (heliox) può portare ad una sindrome nervosa dell’alta pressione, una sorta di effetto opposto a quello anestetico; aggiungere una piccola quantità di azoto alla miscela può alleviare il problema.

Da Palermo e provincia